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HomeCronaca Maxi sgombero al Parco Verde. Meloni: “A Caivano inizia la fase 2”

Maxi blitz al Parco Verde
sgomberate 36 case occupate
Prefetto: "Vogliamo legalità"

Alcuni abusivi sono legati alla camorra

Meloni: "A Caivano inizia la fase 2"

di Sofia Silveri28 Novembre 2024
28 Novembre 2024
caivano sgombero

Case occupate abusivamente a Caivano | Foto Ansa

CAIVANO – A Caivano è in corso lo sgombero di 36 nuclei familiari. Per anni hanno occupato abusivamente degli alloggi del Parco Verde. Sembrerebbe che alcuni di loro abbiano legami con la camorra. Altri, invece, hanno precedenti penali significativi. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha infatti definito l’intervento “un’operazione di legalità”. Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono presenti in forze per completare lo sgombero. “Lo Stato mantiene un altro impegno preso con i cittadini”, sottolinea la premier Giorgia Meloni, che parla di “fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi”.

Stupri e abusivismo, il lato oscuro di Caivano

Il complesso di case di Caivano è stato sotto i riflettori anche per una serie di episodi di cronaca. L’ultimo nel 2023: lo stupro di due cuginette da parte di un branco di ragazzi, molti di loro minorenni. Le due bambine, in seguito a un approccio sui social, venivano picchiate e abusate in uno stabile abbandonato.

La vicenda non è passata inosservata. Uno dei primi a impegnarsi è stato Maurizio Patriciello, il parroco. Quest’ultimo, attaccato oggi durante gli sgomberi. Una donna ha cercato di forzare il blocco degli agenti e di entrare nella chiesa. “Il prete ci aveva detto che se ci cacciavano di casa ci avrebbe ospitato”, ha urlato.

L’impegno di don Patriciello e del governo

Nel marzo del 2022, il prete stesso è stato intimorito dalla criminalità organizzata con l’esplosione di una bomba davanti al cancello della sua chiesa. Da quel giorno è stato costretto a vivere sotto scorta e si è impegnato nel denunciare la criminalità sul suo territorio. Don Maurizio ha fatto ricorso anche ai social, evidenziando la situazione ormai insostenibile, arrivando alla ribalta nazionale.

Il sacerdote, inoltre, ha riconosciuto al governo e alla premier Giorgia Meloni di avere per la prima volta accolto le sue richieste di aiuto e aver agito concretamente sul territorio di Caivano. L’impegno delle istituzioni prende vita nel cosiddetto Decreto Caivano, decreto-legge volto a contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile.

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