Al via un’indagine della polizia finanziaria giapponese per individuare gli autori della maxi truffa digitale ai danni della Coincheck, una delle maggiori piattaforme giapponesi di cripto-valute attiva sul mercato dal 2012. La piattaforma online è responsabile di una perdita di oltre 430 milioni di euro in valuta digitale.
I vertici della società sono stati ascoltati dagli investigatori sulle modalità che hanno condotto all’hackeraggio. Inoltre, alcuni server della Coincheck sono ora al vaglio degli inquirenti.
Lo scorso 26 gennaio, dopo aver rilevato l’ingente perdita, la società era stata costretta a sospendere le contrattazioni e a bloccare il ritiro dei fondi da parte dei clienti, facendo così crollare il valore della moneta Nem Fin del 20% e generando apprensione tra i circa 260mila risparmiatori.
Ieri, riferendosi alla truffa, il capo di gabinetto, Yoshihide Suga, aveva dichiarato che il governo sta valutando l’imposizione di maggiori restrizioni per gli operatori online. Critiche anche da parte del vice ministro dell’economia, Masatsugu Akasawa, convinto che il tema della regolamentazione delle criptovalute sarà uno degli argomenti su cui si discuterà al prossimo incontro del G-20 in Argentina.