La famigerata tesina e la terza prova non faranno parte dell’esame di maturità, inoltre, i progetti scuola-lavoro copriranno un ruolo centrale nell’accumulazione dei crediti. L’esame sarà quindi composto da una prima prova scritta di italiano e da un seconda prova legata al corso di studi specifico. Gli studenti affronteranno il test Invalsi durante il quarto anno, proprio per non sovraccaricare il lavoro nel periodo della maturità. Al posto della famosa tesina, bisognerà realizzare un progetto durante i tirocini da presentare per il colloquio finale. Infine, la commissione sarà composta solamente da commissari interni, fatta eccezione per il presidente, che sarà esterno.
Tutto ciò è previsto nella legge delega della “Buona Scuola”, con l’obiettivo di semplificare l’esame di Stato valorizzando il percorso dei ragazzi negli ultimi tre anni del liceo, stage compresi. L’importanza del voto verrà ridotta proprio a favore dell’alternanza scuola-lavoro.
Le modifiche non riguardano solamente la scuola superiore, ma anche quella primaria e secondaria di primo livello. Durante le elementari e medie, infatti, i voti non saranno più espressi in numeri, ma in lettere. Inoltre non si potrà bocciare uno studente della scuola primaria, e in quella secondaria sarà consentito solo in casi straordinari. Piuttosto, i professori dovranno organizzare soluzioni alternative attraverso l’utilizzo di ore aggiuntive, per permettere a tutti gli studenti di raggiungere un livello di istruzione adeguato.
E’ bene specificare che questa rivoluzione del sistema scolastico non è prevista per l’anno accademico in corso, ma molto probabilmente sarà introdotta durante l’anno scolastico 2017/2018. L’esame di maturità di quest’anno si terrà mercoledì 21 giugno.