La novità importante per l’esame di Stato riguarda la formula: non ci saranno prove scritte ma soltanto una sola orale. Il colloquio fra studente e commissione durerà un’ora e probabilmente varrà 50 dei 100 punti del voto finale di maturità. Gli altri 50 invece saranno attribuiti al triennio. Ancora da definire, invece, il programma e su quante discipline si baserà l’esame. La commissione sarà composta da sei docenti interni e un commissario esterno. Un colloquio alla fine del quale sarà da evitare anche la consueta stretta di mano alla commissione.
La maturità 2020 cambierà rispetto allo scorso anno: precedentemente, in base alla riforma della scuola 2019, le due prove scritte valevano 20 punti ciascuna, così come il colloquio orale, cui poi potevano aggiungersi 5 punti bonus, a discrezione della commissione stessa. Totale, 45 punti. I crediti ottenuti nel trienni, che lo scorso anno erano 40 su 100, divisi in 12, 13 e 15 rispettivamente per III, IV e V liceo, arriveranno a valere 50 punti.
L’esame inizierà il 17 giugno e gli studenti saranno convocati a piccoli gruppi, massimo cinque persone (secondo quanto previsto dal protocollo). Ci saranno poi le riunioni finali del corpo docenti e la decisione dei voti. Si prevede che per inizio luglio la questione “Esame di maturità” ai tempi del Covid-19 sarà archiviata.
Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivano per gli studenti delle parole pregne di sensibilità. Intervenendo al programma “Maestri” di Rai Cultura, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, il Capo dello Stato ha così espresso la sua vicinanza: “Tutti voi rammenterete queste settimane di forzato isolamento, per ciò che la pandemia vi ha sottratto: le vostre classi, i compagni, i professori. In fondo, costretti a casa, avvertite – molti, forse, con sorpresa – che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà. Ma è possibile anche che da questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un’occasione di crescita”.
Nel frattempo, oltre all’esame di maturità, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, ribadisce la volontà di assumere per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili. Per oggi sarebbe atteso il bando per il concorso straordinario per l’assunzione per 24mila docenti già precari nella scuola.
Un concorso che è già al centro di polemiche nella maggioranza e con l’opposizione. Leu, Pd, Lega ed esponenti del Gruppo Misto hanno chiesto, invece del concorso, un esame per titoli e anzianità per chi insegna da più di tre anni nella scuola. M5S e ministero sono stati irremovibili. “Il concorso straordinario come lo avevamo pensato a dicembre in queste condizioni a me pare impossibile – ha detto Matteo Orfini del Pd – oggi lo abbiamo detto insieme ai colleghi Lorenzo Fioramonti, Nicola Fratoianni e Rina De Lorenzo e ribadito più volte in questi giorni”. Ma secondo Bianca Laura Granato, la capogruppo M5S in commissione Istruzione, “l’unico modo affinché i precari della scuola possano vedersi riconosciuta la stabilizzazione è quello di procedere con il concorso”.