PALERMO – Continuano le perquisizioni nel covo di Matteo Messina Denaro. Nel vicolo di San Vito a Campobello di Mazara i carabinieri hanno trovato anche una pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, completa di 5 cartucce. L’arma era carica e occultata in un sottofondo di un mobile della cucina che è stata smontata totalmente. Gli accertamenti tecnici diranno se è stata usata per alcuni degli omicidi contestati al boss.
Il procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato, in un passaggio della sua relazione ringrazia la Procura di Palermo e le Forze dell’Ordine per l'”opera instancabile” che ha portato all’arresto del boss ma ammonisce: ” Le mafie non sono sparite e sono sempre pericolose”.
Intanto, nella giornata del 25 gennaio, un corteo di circa 500 persone è andato da Castelvetrano, dove Messina Denaro è nato, a Campobello di Mazara, dove ha vissuto gli ultimi anni di latitanza. Poi si è raggiunto vicolo San Vito, lì dove è stato scoperto il primo covo del super latitante. Unanime il grido di ribellione del corteo “no alla mafia” che ha sfilato davanti al bar e al supermercato che Matteo Messina Denaro avrebbe frequentato da latitante.