Oggi pomeriggio Sergio Mattarella reciterà il consueto giuramento di fedeltà alla Repubblica e di rispetto della Costituzione. Seguirà poi il discorso alla Nazione da Montecitorio davanti alle Camere riunite. Dalla politica estera, con il ruolo dell’Italia in Europa in un momento in cui la guerra si riaffaccia ai confini del continente; all’emergenza Covid, insieme alle riforme legate al Pnrr. Sono questi i temi centrali del suo messaggio. Non potrà mancare poi un passaggio dedicato al Parlamento e al suo ruolo e al significato che esso rappresenta per tutti gli italiani. Per la seconda volta, dopo Giorgio Napolitano nel 2013, il capo dello Stato uscente succede a se stesso.
Gli strascichi post-Quirinale
“Forza Italia è il partito che ha consentito la nascita del centrodestra. È stato e continuerà a essere il perno della coalizione che si contrappone alla sinistra”. Così Silvio Berlusconi interviene nello scontro tutto interno per la leadership del centrodestra. Dalle votazioni per eleggere il futuro presidente della Repubblica è la Lega a uscirne perdente. A dimostrarlo sono i sondaggi. La prima a parlare di un “centrodestra a pezzi da rifondare” è stata proprio Giorgia Meloni, dopo la decisione a sorpresa di Salvini di ripiegare sul bis di Sergio Mattarella. Berlusconi sottolinea come l’orizzonte strategico della coalizione sia saldamente legato ai valori del Partito popolare europeo (Ppe): europeista, atlantista, garantista, cattolico e liberale.
Il voto per il Colle ha lasciato anche evidenti segni all’interno del Movimento 5 Stelle. Le tensioni, legate al nome di Elisabetta Belloni, tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio non si placano nonostante Beppe Grillo abbia deciso di esporsi e invocare la pace. Un messaggio che tuttavia, se letto con il giusto filtro, suggerisce la posizione del comico in favore dell’ex premier.
