Nella serata di ieri, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio, che è stata così trasmessa al Senato per un esame dai tempi molto stretti. Il via libera del Parlamento deve arrivare, infatti, entro il 31 dicembre. Il testo definitivo si conferma di 219 articoli. Tra le misure principali il fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse, Quota 102 per le pensioni, i ritocchi a Reddito di cittadinanza e Superbonus 110%.
8 miliardi per il taglio delle tasse
La manovra destina 8 miliardi di euro al taglio delle tasse a partire dal 2022, con il Governo intenzionato ad abbassare le aliquote dell’Irpef. Possibile, inoltre, il taglio del contributo dei datori di lavoro agli assegni familiari da circa 1,7 miliardi, mentre è previsto un intervento anche per ridurre l’aliquota dell’Irap.
Quota 102 per le pensioni
Nel prossimo anno si passerà a Quota 102: si potrà così andare in pensione anticipata con almeno 64 anni di età e 38 di contributi. Prorogata fino alla fine del 2022 anche l’Ape sociale, mentre scenderanno a 150 milioni le risorse del fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi, per poi risalire a 200 milioni nel 2023 e nel 2024. Prolungata per un anno con gli stessi requisiti, infine, opzione donna.
Ritocchi al Reddito di cittadinanza
Confermato il rifinanziamento da 1 miliardo di euro per il Reddito di cittadinanza, che decadrà, però, dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate o se non ci si presenta “almeno ogni mese”, senza “comprovato giustificato motivo”, presso un centro per l’impiego. L’offerta di lavoro è ritenuta congrua se il lavoro dista “80 km dalla residenza” o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta. L’assegno, inoltre, calerà di 5 euro al mese a partire dalla prima offerta rifiutata. Non è previsto nella legge di Bilancio, infine, il rinnovo di contratto di 2.500 navigator.
Resta il Superbonus 110%
Resta il tetto Isee a 25 mila euro per l’accesso al Superbonus 110% per i proprietari di abitazioni unifamiliari. Rinnovati, inoltre, sismabonus, ecobonus, bonus facciate e quello per le colonnine di ricarica. È stata prorogata per tre anni, infine, la cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi.