«Nessun cittadino è al di sopra delle legge. Nemmeno le cariche pubbliche». Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di commemorazione di Oscar Luigi Scalfaro alla Camera. Il Capo dello Stato, in qualità di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, rompe il silenzio dopo le polemiche del governo.
Le parole di Mattarella sono un monito al ministro dell’interno Matteo Salvini. Il vicepremier, infatti, appresa la notizia di avviso di garanzia per il caso Diciotti, aveva accusato in diretta su Facebook i giudici, sottolineando la differenza tra lui “eletto dal popolo” e i magistrati “eletti da nessuno”.
«Nel nostro ordinamento – ha ricordato Mattarella – non esistono giudici elettivi. I nostri magistrati traggono legittimazione e autorevolezza dal ruolo che loro affida la Costituzione. Non sono quindi chiamati a seguire gli orientamenti elettorali, ma devono applicare la legge e le sue regole».
Con le parole del suo predecessore Scalfaro, il presidente della Repubblica ha voluto ricordare che «non potrà mai esservi giustizia di destra, di centro o di sinistra. Guai a porre a fianco del sostantivo giustizia un qualunque aggettivo. Alla base della democrazia si trovano due colonne, entrambe salde: la libertà e la giustizia».