Inizierà domani sui Green della Georgia (Usa) il primo Masters Tournament nell’era Covid. L’evento sarà chiuso al pubblico e avrà degli insoliti colori autunnali, anziché primaverili. L’84esima edizione del “The Masters”, in programma da giovedì 12 a domenica 15 novembre ad Augusta, tempio sacro del Golf, sarà l’ultimo grande appuntamento Major del 2020. Nonostante l’atmosfera differente, a causa dei cambiamenti di programma imposti dalla pandemia, la posta in palio sarà, come al solito, altissima. L’uomo da battere è ancora lui, l’immarcescibile Tiger Woods. Nella scorsa edizione il fuoriclasse statunitense si è aggiudicato il quindicesimo Major in carriera (non vinceva dal 2008) con una fantastica rimonta, superando nel finale, tra gli altri, anche l’asso italiano Molinari.
I 94 giocatori in campo (35 dei top 40) dovranno sfidare “The Big Cat” che difenderà il titolo del 2019. I più agguerriti sono Dustin Johnson, che punta a difendere la leadership mondiale e John Rahm, detto “Rahmbo”. Il giovane asso basco vuole tornare sul trono mondiale dopo essere stato l’europeo più precoce di sempre a farlo. Nonostante ciò i riflettori puntano ancora su Tiger Woods.
Il campione californiano lo scorso anno è riuscito a scrivere una nuova pagina storica del Masters tornando a vincere ad Augusta 14 anni dopo l’ultima volta. “Se penso al trionfo del 2019 ho ancora i brividi. Ricordo l’abbraccio con la mia famiglia e gli occhi lucidi dei miei figli. È stata un’emozione incredibile”. Le parole di Woods alla vigilia raccontano la commozione per la quinta vittoria in carriera nei Masters. Allo stesso tempo non si pone alcun limite: “Se posso vincere ancora? Lo voglio davvero”. Le sue dichiarazioni lasciano trasparire chiaramente la volontà di cercare il back-to-back (già riuscito nel 2001-2002) e la sesta “Green Jacket” che gli permetterebbe di eguagliare il record di Jack Nicklaus. “Darò il massimo e proverò a concedermi una chance” promette Tiger. Gli avversari sono avvisati, “The Big Cat” ha ancora fame.