L’Isis ha rivendicato l’attacco che ieri, intorno alle 13:45 a Marsiglia, è costato la vita a due ragazze, di 17 e 21 anni, uccise a coltellate da un uomo tra i 25 e i 30 anni, ucciso a sua volta dalla polizia. Attraverso il proprio organo di propaganda, Amaq, lo stato islamico ha definito l’assassino come un proprio “soldato”.
Tuttavia, nonostante la rivendicazione, gli inquirenti stanno operando con molta prudenza, nel tentativo di fare piena chiarezza su quanto accaduto alla stazione Saint-Charles di Marsiglia. La polizia sta cercando infatti un possibile legame fra l’attentatore, un pregiudicato per reati comuni abituato a fornire false generalità, e le due vittime, che sarebbero anche cugine. Non viene dunque ancora pienamente confermata la natura terroristica dell’azione, e restano in piedi parecchi interrogativi circa la dinamica, che appare strana.
Le videocamere mostrano infatti l’uomo seduto su una panchina della stazione, immobile. All’improvviso si alza e si scaglia contro la prima vittima. Poi, dopo aver abbozzato una fuga, torna e attacca l’altra. In entrambi i casi utilizza un grosso coltello da macelleria, ma i poliziotti scopriranno in seguito, durante la perquisizione del cadavere, che il presunto terrorista aveva con sé anche un’altra lama. E’ una pattuglia del dispositivo antiterrorismo Sentinelle ad individuarlo, ma per tutta risposta l’assassino si scaglia, coltello in pugno, contro i militari. A questo punto uno di loro estrae l’arma d’ordinanza e gli spara per due volte, uccidendolo ed evitando ulteriori vittime.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto “profondamente indignato” per un atto che ha definito “barbaro”. In un tweet, apparso sul suo account ufficiale, il presidente si dice vicino alle famiglie e rende omaggio “ai militari di Sentinelle e ai poliziotti che hanno reagito con sangue freddo ed efficacia”.
L’assalitore era già noto alle forze dell’ordine per scippi e traffico di stupefacenti, ma non risulta che sia stato schedato come potenziale terrorista o radicalizzato.