ROMA – “Vedermi per la prima volta nei panni di Mussolini è stato impressionante”. Ripensando al ruolo che ha avuto l’onere di interpretare, Luca Marinelli sembra ancora scosso. L’attore romano ha infatti vestito i panni di Benito Mussolini nella serie “M. Il figlio del secolo”, adattamento dell’omonimo romanzo di Antonio Scurati, in uscita su Sky Atlantic il 10 gennaio. Visto il rilascio imminente della serie, SkyTG24 trasmetterà questa sera un episodio speciale della rubrica “Stories”, dal titolo “Davanti alla storia”, durante il quale Luca Marinelli ripercorrerà le tappe del lavoro fatto per impersonare Mussolini.
L’intervista al Corriere
In un’intervista rilasciata a Walter Veltroni per il Corriere della Sera, l’attore ha dichiarato che il momento in cui ha dovuto sospendere il proprio giudizio per vestire i panni del duce è stata un’esperienza “veramente dolorosa, veramente forte”, che per certi versi non si aspettava. Sul versante contemporaneo, Marinelli ha espresso preoccupazione per il quadro politico attuale, sostenendo di vedere “tanti parallelismi” con l’epoca fascista e di essere per questa ragione “molto preoccupato”, perché “studiando quei sei anni di storia, si capisce che la libertà ci può essere tolta in un tempo molto breve”.
Le polemiche
Come pronosticabile, le parole di Marinelli hanno fatto discutere, incontrando le critiche di diversi quotidiani d’opinione. Libero ha attaccato il protagonista della serie, accusandolo di lamentarsi per un ruolo che ha consapevolmente scelto di interpretare e, al tempo stesso, ha incalzato la sinistra, affermando che “l’unico modo di unire una coalizione divisa su tutto è fare esorcismi contro una dittatura che non c’è più”. Sostanzialmente dello stesso avviso Mario Giordano, che ha affidato al quotidiano La Verità parole al vetriolo per Marinelli, definendolo come “il partigiano”, che “prima interpreta il duce e poi frigna”.