Sempre più spesso circhi e parchi acquatici diventano vere e proprie prigioni per i cetacei: questa la drammatica situazione cui i maggiori esperti di mammiferi marini al mondo tenteranno di porre fine presentandone i dettagli al Parlamento Europeo nel corso della settimana.
Prende oggi il via una serie di incontri sul tema della cattività di balene, orche e delfini, che si dividerà tra Strasburgo e Bruxelles per concludersi il 19 marzo. Tra gli svariati eventi, organizzati da Marevivo e LAV, anche due proiezioni del documentario “Blackfish”, che denuncia i disturbi fisici, psicologici e la mortalità precoce di orche e delfini imprigionati nei parchi marini e nei delfinari di tutto il mondo, causati dallo stress e le sofferenze che lì patiscono. “I delfini e gli altri cetacei sono possono percorrere più di 100 km al giorno in natura, mentre in cattività, nei delfinari e negli acquari, sono segregati in prigioni d’acqua e sfruttati dalle industrie dell’intrattenimento”: hanno confermato Gaia Angelini di LAV e Laura Gentile di Marevivo.
Ad oggi circa 307 animali in Europa sono costretti a numeri di intrattenimento e spettacoli da circo in trentaquattro delfinari sparsi in quindici stati membri della UE. Tra questi, cinque hanno definito degli standard normativi più restrittivi della Direttiva Europea: Gran Bretagna, Polonia, Italia, Finlandia e Belgio. Eppure anche in quest’ultimi c’è ancora da fare: “La Grecia ha da tempo bandito gli spettacoli con gli animali, che sono creature con un habitat specifico e non delle attrazioni per intrattenere l’uomo. Seriamo che anche l’Italia prenda esempio e che l’Unione Europea continui a sviluppare norme sempre più avanzate in tema di benessere animale”, ha dichiarato l’Eurodeputata Cristiana Muscardini.
L’obiettivo è sicuramente quello di uniformare tutta l’Unione Europea agli standard dei tredici Stati membri che non hanno strutture con delfini in cattività. “Sebbene gli esseri umani abbiano sempre avuto un legame speciale con i cetacei, la loro protezione non è stata una priorità politica in Europa per molto tempo” sono state le parole dell’Eurodeputato greco Kriton Arsenis, convinto che occorrano interventi urgenti e richiedo quindi la graduale eliminazione dei delfinari in Europa”
Sono d’accordo LAV e Marevivo che denunciano l’importazione di delfini da Paesi extra-europei da coloro che tentano di aggirare le legislazioni dell’UE che considerano i cetacei in acque europee animali protetti, violando in ogni caso il Regolamento CITES che dal 1997 proibisce l’importazione di questi animali per finalità commerciali.
“LAV e Marevivo, nell’ambito della campagna Sos Delfini, chiedono la creazione di un’area marina delimitata dove poter rilasciare i delfini provenienti dalla cattività e mettere la parola fine alle prigioni di acqua”: questo l’appello di Gaia Angelini di LAV e Laura Gentile di Marevivo.
Corinna Spirito