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Mare Monstrum, nel 2022
aumentati i reati ambientali
+3,2% rispetto al 2021

Legambiente avanza 8 proposte

per rafforzare la tutela

di Beatrice Subissi04 Settembre 2023
04 Settembre 2023

Spiaggia ricoperta di rifiuti / Foto Ansa

ROMA- Un mare sempre più violato e minacciato. È quanto emerge dal rapporto di Legambiente “Mare Monstrum”. Dal report è emerso che nel 2022 sono stati accertati 19.5300 reati ambientali, in crescita del 3,2% rispetto al 2021. A mettere sotto scacco il mare e le coste italiane diversi reati, dall’inquinamento alla cementificazione illegale, dalla mala-depurazione allo smaltimento dei rifiuti, alla pesca di frodo. Gli illeciti amministrativi sono stati, invece, 44.444, il 13,1% in più rispetto all’anno precedente. I controlli da parte di capitanerie di porto e forze dell’ordine, infatti, hanno accertato 8,7 infrazioni, tra reati e illeciti amministrativi, per ogni chilometro di costa, una ogni 115 metri.

Il report, presentato alla vigilia dell’anniversario dell’uccisione del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, assassinato 13 anni fa per il su impegno per la tutela del mare e le sue battaglie contro speculazioni e illegalità, riporta inoltre che il 48,7% dei reati del mare si registra nelle quattro regioni italiane a maggior presenza mafiosa. Fa da capofila la Campania con 3.345 reati. Si registrano, inoltre, 624 violazioni del Codice della navigazione in merito alla nautica di porto anche in aree protette, con un dato crescente del 197,1% rispetto al 2021, tra 286 persone denunciato e arrestate e 329 sequestri. L’illegalità ambientale, inoltre, ha un forte impatto sull’Italia a livello economico, il valore di arresti e sequestri nel 2022 ha avuto un costo di oltre 486 milioni di euro.

“È fondamentale accelerare il passo sulle attività di controllo e quegli interventi normativi non più rimandabili: dalle demolizioni affidate ai Prefetti delle case abusive agli investimenti sui depuratori fino alla lotta alla pesca illegale”, è in questo modo che Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente dal 2018, intende seguire l’esempio di Vassallo per la tutela del mare.

Otto, infatti, sono le proposte che la lega ambientalista rivolge al Governo di Giorgia Meloni per rafforzare la tutela del patrimonio ambientale: dal rafforzamento delle attività di controllo delle occupazioni abusive del demanio marittimo al rilancio dei sistemi fognari e di depurazione, dall’inasprimento del regolamento sullo scarico dei rifiuti in mare all’attuazione da parte del Parlamento di interventi normativi volti a contrastare la pesca illegale.

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