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HomeCronaca Marche, procura di Ancona: “Nessuna allerta da Regione”

Marche, la procura di Ancona
"Nessuna allerta da Regione"
Ritrovato lo zaino di Mattia

Continuano le ricerche dei due dispersi

Residenti: "Istituzioni non ci aiutano"

di Valerio Albertini20 Settembre 2022
20 Settembre 2022

Gli abitanti sono entrati in azione per aiutare a liberare strade e case dai detriti, Pianello di Ostra, 17 settembre 2022. ANSA/Gianluigi Basilietti

Nessuna allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni. È quanto emerge dalle parole di Monica Garulli, titolare della procura di Ancona, una delle due che, insieme a quella di Urbino, sta indagando sull’ondata di maltempo che nella notte tra il 15 e il 16 settembre ha causato undici morti e ancora due dispersi nell’Anconetano. Prima della bomba d’acqua, sul sito del governo era stata diramata un’allerta meteo gialla, colore che il responsabile del Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile regionale delle Marche, Paolo Sandroni, ha oggi definito “il più idoneo”.

Vanno avanti, intanto, le ricerche delle due persone scomparse: Mattia, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni. Ieri, a circa 8 di chilometri di distanza dal punto in cui era scomparso il bambino, è stato trovato il suo zainetto, utilizzato dai nuclei cinofili come campione nelle perlustrazioni su entrambe le sponde del fiume Nevola, nella zona di Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona. Sono concentrate a Barbara e Ostra Vetere, invece, le ricerche di Brunella, inghiottita dall’acqua mentre lasciava la sua casa durante l’emergenza, con i figli Noemi, trovata morta, e Simone, che si è salvato aggrappandosi a una pianta.

Oltre alle gravi perdite umane, l’alluvione ha causato anche devastazione e danni che, dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, “sono nell’ordine di miliardi”. E al momento, secondo alcuni residenti della zona colpita, non sono arrivati aiuti da parte delle istituzioni. Ieri il comune di Senigallia è stato costretto a sospendere i trasporti pubblici fino alla mezzanotte di oggi perché molte strade non sono transitabili, a causa delle cataste di detriti, terra e arbusti che occupano il centro. Domenica, Alessandro Piccini, il sindaco di Cantiano, uno dei comuni maggiormente devastati, aveva parlato di disorganizzazione negli interventi e assenza di coordinamento.

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