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HomePolitica Manovra, ultima chiamata. Domani la risposta dell’Ue, l’Italia rischia sanzioni

Manovra, ultima chiamata
Domani la risposta dell'Ue
l'Italia rischia sanzioni

In caso di bocciatura la Commissione

avvierebbe la procedura d'infrazione

di Massimiliano Cassano20 Novembre 2018
20 Novembre 2018

epa07176797 Pierre Moscovici, the European Commissioner for Economic and Financial Affairs and Taxation and Italian Minister of Economy and Finance, Giovanni Tria (R) during Special Eurogroup Finance Ministers' meeting in Brussels, Belgium, 19 November 2018. The Eurogroup focused on Italy's budget crisis. EPA/OLIVIER HOSLET

Sale l’attesa per l’ultima lettera di risposta che domani l’Ue invierà al governo sulla manovra. Ultima perché un’eventuale, ennesima, bocciatura della legge di bilancio porterà all’avviamento da parte di Bruxelles della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.

Intervenuto ieri all’Eurogruppo, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha ribadito che il programma del governo non cambia, ma ha dichiarato che “c’è volontà di discutere”. Secondo il componente dell’esecutivo, che ha parlato a margine del vertice, il motivo degli attacchi all’Italia è legato al periodo elettorale e alla debolezza di altri governi. Tria ha poi ribadito una sua recente posizione, ovvero che non dovrebbe essere il deficit italiano il principale grattacapo per l’Europa: “L’Italia rallenta meno degli altri”, ha evidenziato.

Nonostante le parole concilianti di Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici, che ha definito il dibattito con Tria “molto costruttivo”, i mercati hanno reagito negativamente. Lo fa notare anche Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, che parlando al Parlamento Ue ha invitato l’Italia ad affrontare i problemi interni “senza mettere a rischio la traiettoria di consolidamento fiscale”. “È importante – ha concluso – che l’Italia torni sulla traiettoria di crescita che abbiamo osservato negli ultimi anni”.

Intanto la Commissione sui documenti programmatici di bilancio mercoledì prossimo pubblicherà il suo parere sull’apertura di una procedura d’infrazione, mentre si fa largo la proposta di Francia e Germania di escludere dai fondi europei i paesi non in regola col Patto di stabilità a partire dal 2021.

“Il verdetto dell’Ue non mi preoccupa”, ha commentato Luigi Di Maio da Pomigliano. a margine del vertice sugli inceneritori. A fargli eco l’altro vicepremier, Matteo Salvini, che si è detto tranquillo e “sicuro che l’Europa porterà rispetto all’Italia”.

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