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HomePolitica La Manovra passa al Senato: ridotti gli emendamenti, bollette e Superbonus i nodi

La Manovra passa al Senato
Ridotti gli emendamenti
Bollette e Superbonus i nodi

Testo atteso alla Camera il 21 dicembre

Si discute sulla proroga delle cartelle

di Alessio Brandimarte06 Dicembre 2021
06 Dicembre 2021

Un momento in Senato durante l’esame delle relazioni sulle elezioni contestate nelle regioni Campania, Puglia, Veneto, Roma, 2 Dicembre 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Corsa contro il tempo per la Legge di Bilancio 2022. Inizia l’iter in Senato per l’approvazione del testo, con una significativa riduzione degli emendamenti da parte della Commissione. Le oltre 5mila proposte di modifica della maggioranza passeranno a 600. La Camera attende la Manovra per il 21 dicembre, ma c’è scetticismo sulle tempistiche e sull’individuazione di un equilibrio in grado accontentare tutti i partiti della maggioranza.

Sono alte possibilità di veti incrociati sui temi più caldi: dal Superbonus alla proroga delle cartelle, dal Patent box al cashback fiscale. I capigruppo, insieme ai relatori e al governo, hanno pertanto deciso di sedersi ad un tavolo per definire un orientamento comune su cinque macro temi: Superbonus, scuola, reddito di cittadinanza, contrasto del caro bollette e sisma.

Sulla questione delle bollette, è probabile un nuovo confronto con l’esecutivo in settimana, per via della trasversale pressione dei partiti per stanziare una quota maggiore dei 2,8 miliardi ad oggi previsti. Il capitolo tasse, gestito al di fuori del Parlamento da governo e rappresentanti della maggioranza, sembra ormai chiuso.

Resta aperta invece la partita del Superbonus 110%, sul quale gli emendamenti sembrano convergere verso una proroga integrale della misura. Per quanto riguarda la proroga per le cartelle nel 2022, il governo ha già dato la sua disponibilità. I partiti spingono per soluzioni più elastiche a favore di famiglie e imprese.

Unanime è anche la richiesta del Parlamento di modificare le misure sul Patent box, ovvero il regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di software protetti da copyright, brevetti industriali e marchi d’impresa. Si valutano gli incentivi sulla sperimentazione, in alternativa alla deduzione sull’utilizzo dei brevetti. Sarà battaglia infine sul Reddito di cittadinanza (tra Lega e Cinque stelle), sul cashback fiscale – l’accredito diretto sul conto corrente delle spese detraibili – e sulle pensioni.

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