Prosegue il dialogo tra l’Italia e l’Unione europea sulla manovra finanziaria.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un colloquio con il Corriere della Sera, ha confermato la volontà di proseguire con le riforme. “La partita con l’Europa non sarà facile. Ho chiesto alla Commissione di aiutarci. Ma le riforme le facciamo, non torniamo indietro”, ha detto Conte.
La risposta di Bruxelles arriva dal vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis che, intervistato dal quotidiano “La Stampa”, ha evidenziato una serie di problematiche applicative della manovra. “Tagliare il deficit dello 0,2% non basta. Il deficit strutturale dovrebbe diminuire dell’8%, invece si avvia a crescere dell’1,2%”, ha dichiarato Dombrovskis nell’intervista.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria. “Manca ancora la stabilizzazione socio-economica. Il governo e il Parlamento devono assumere una decisione di forte responsabilità”, ha dichiarato questa mattina in Senato. Poi un avvertimento alla maggioranza gialloverde: c’è “la necessità di non divergere dalle regole europee” per evitare ulteriori “effetti negativi sulla crescita e sulla politica espansiva, facendo aumentare il costo di finanziamento del debito”.
Immediata la risposta del vicepremier Luigi Di Maio alle dichiarazioni di Tria: “Noi ce la metteremo tutta ad essere responsabili verso i cittadini e verso l’Ue”.
Sempre Di Maio, durante il Restitution Day dei consiglieri regionali abruzzesi, ha aperto al dialogo con l’Unione Europea. “Noi vogliamo dialogare con l’Ue, ma non possiamo tradire le promesse fatte. Non siamo come gli altri governi”, ha affermato il ministro del Lavoro.
Oggi, dopo il Consiglio dei ministri delle ore 13, è previsto un nuovo vertice a Palazzo Chigi sulla manovra, al quale dovrebbero partecipare il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.