La manovra finanziaria è arrivata in Parlamento ed è pronta ad essere esaminata. I tempi sono stretti e gli spazi dedicati alle modifiche sono pochi. Sarà una vera e propria corsa contro il tempo. Entro il 31 dicembre, infatti, la legge di Bilancio dovrà essere approvata, pena l’entrata dell’esercizio provvisorio. “Se necessario saremo in Aula anche a Natale”, ha affermato la premier Giorgia Meloni.
La lista dei desideri della presidente del Consiglio non è lunga ma onerosa, per questo nella riunione con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato posto un tesoretto di 400 milioni a disposizione della manovra finanziaria.
Un altro limite è stato fissato a 400, ovvero il numero di emendamenti che i parlamentari potranno presentare, uno per deputato.
Nel testo bollinato e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimane la norma che alza a 60 euro il limite oltre il quale scatta l’obbligo di accettare i pagamenti con carta e bancomat senza incorrere in sanzioni. Una scelta considerata da diversi parlamentari in contrasto con l’impegno di combattere l’evasione fiscale assunto per poter ottenere i soldi del Pnrr.
E a questo proposito si è espresso anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la conferenza stampa tenutasi a Berna lunedì sera, sottolineando che “L’evasione fiscale è un problema grave per qualunque Paese e lo è in maniera importante per l’Italia”.
Tra le novità arriva la strategia nazionale di cybersicurezza, con l’istituzione di due fondi. Il primo riguarda gli interventi per l’autonomia tecnologica e l’aumento dei livelli dei sistemi di sicurezza e il secondo fondo riguarda la gestione di quest’ultima, per la quale sono stati stanziati 10 milioni per il 2023 e altri 120 milioni per il biennio successivo.