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HomePolitica Manovra, offensiva della Ue. Austria e Olanda chiedono la procedura d’infrazione

Manovra, offensiva della Ue
Austria e Olanda chiedono
la procedura d'infrazione

Löger: "Pretendiamo disciplina"

Salvini: "Non ci muoviamo"

di Tommaso Franchi15 Novembre 2018
15 Novembre 2018

epa07002368 Austria's Finance Minister Hartwig Loeger addresses the media ahead of an Informal meeting of EU economy and finance ministers at the Austria Center Vienna (ACV) in Vienna, Austria, 07 September 2018. Austria hosts a two-day informal meeting of EU economy and finance ministers in Vienna on 07 and 08 September. Austria took over its third Presidency of the European Council from July 2018 until December 2018. EPA/FLORIAN WIESER

L’Italia e l’Unione Europea sono sempre più distanti sulla manovra finanziaria. Si accendono gli animi dopo la lettera del governo italiano a Bruxelles. Olanda e Austria chiedono di aprire la procedura d’infrazione ai danni dell’Italia. Il nuovo bilancio e la lettera del ministro dell’economia Giovanni Tria non hanno infatti convinto i ministri delle finanze dei due stati, che si dicono pronti a respingere le proposte italiane. Anche la Francia e la Germania si sono schierate al fianco dell’Olanda e dell’Austria.

Hartwig Löger, il ministro delle finanze austriaco, prospetta scenari nefasti per il nostro Paese dopo la lettera all’Unione Europea: “L’Italia corre il rischio di scivolare verso uno scenario greco. Dobbiamo pretendere disciplina da Roma”, ha affermato stamane. Anche l’europarlamentare tedesco Markus Ferber è contrario alla manovra finanziaria. “Ci sono molti errori tecnici”, ha detto Ferber.

La replica del ministro dell’interno Matteo Salvini non si è fatta attendere. “Non ci muoviamo di un millimetro”, ha detto dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze austriaco. Il ministro Tria si dice fiducioso: “Lo scontro non conviene a nessuno, né a loro né a noi”, ha detto in merito alla risposta dell’Unione Europea.
Il presidente della commissione bilancio della camera, Claudio Borghi, per ora non si dice preoccupato: “Lo sarei se veramente arrivasse la procedura d’infrazione”, ha detto ieri alla trasmissione Agorà.

Sono scettici anche i mercati, con lo spread che è ieri ha chiuso a 310 punti.
Lo scontro tra Italia ed Unione Europea sulla manovra finanziaria sembra a questo punto inevitabile. Dopo il rilancio del ministro del lavoro Luigi Di Maio su “quota cento” e sul reddito di cittadinanza, pilastri del governo gialloverde, la procedura d’infrazione sembra dunque ad un passo.

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