Approda in Consiglio dei ministri martedì 17 settembre il Piano strutturale di bilancio, previsto dal nuovo Patto di Stabilità e anticamera della Manovra 2024 che dovrebbe ammontare a circa 25 miliardi.
Il taglio delle tasse
Tra gli obiettivi del governo c’è la riconferma del taglio del cuneo fiscale di 7 punti per le retribuzioni fino a 25mila euro lordi annui e di 6 punti fino a 35mila euro. La misura – che vale 9,4 miliardi di euro – interesserebbe 14 milioni di lavoratori dipendenti con un vantaggio di circa 100 euro al mese in busta paga. La Lega, tuttavia, spinge per un intervento aggiuntivo finalizzato per ridurre dal 35% al 33% l’aliquota Irpef intermedia e per innalzare fino a 60mila euro il limite dello scaglione. Anche qui, il nodo, sono le coperture: la misura, infatti, costerebbe circa 4 miliardi.
Sconto fiscale sui primi di produttività
L’esecutivo Meloni sembra deciso a confermare anche la tassazione al 5% dei premi di produttività entro i 3mila euro d’importo per i redditi fino a 80mila euro, una misura che ha portato la crescita dei contratti attivi che prevedono premi di risultato a più 23,9%. Questa misura è particolarmente cara alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, insieme agli interventi a favore della genitorialità e agli sgravi fiscali per chi fa più figli.
Uniformazione delle soglie delle soglie dei fringe benefit esentasse
Un altro tema sul tavolo che può avere ricadute significative sul potere d’acquisto dei lavoratori sono i fringe benefit. Si potrebbe infatti ampliare il novero dei beni e servizi erogabili ai lavoratori all’interno dei fringe benefit esentasse le cui sono state innalzate solo per l’anno corrente.
Pensioni
Si valutano modifiche a Quota 103. Allo studio ci sarebbe infatti il prolungamento delle finestre di uscita a 6-7 mesi – rispetto agli attuali 3 – per i lavoratori che optano per l’anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne) a prescindere dall’età anagrafica.
Le coperture
A sostentare le coperture finanziarie della Manovra potrebbero essere il gettito fiscale migliore delle attese (+19 miliardi) , ma i anche i 3,5 miliardi risparmiati dall’abolizione dell’Ace (Aiuto alla crescita economica), ma anche i tempi supplementari dell’autoliquidazione delle partita Iva di agosto.