Manovra, riforma della giustizia, la questione sull’Ilva e ora anche lo ius soli. Il governo rischia di affondare sotto il peso dei temi che lo dividono. “C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli?”, la domanda retorica del leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, dopo la proposta lanciata ieri da Bologna dal segretario dem, Nicola Zingaretti, che vuole smantellare i due decreti Sicurezza partoriti dal vecchio esecutivo gialloverde e introdurre altri modi per ottenere la cittadinanza italiana. Dalle parole di Paolo Gentiloni, intervenuto alla Convention Dem nel capoluogo emiliano, si intuisce inoltre che il Pd è stanco di rivestire un ruolo di secondo piano. “La nostra identità non può esaurirsi nel rapporto con l’esecutivo, sapevamo che era una scommessa azzardata, siamo leali ma non siamo le cariatidi dell’attuale governo”. Prossimo appuntamento è il vertice del Consiglio dei ministri di martedì sera alle 21, mentre questa sera ci sarà un incontro tra i ministri grillini.
Manovra, il taglio al cuneo e i dubbi su quota 100
Nella gestazione della manovra di Bilancio sono emerse le impostazioni delle forze politiche che sostengono la maggioranza. Il Pd ha puntato sulla riduzione del cuneo fiscale, mentre Renzi avrebbe voluto eliminare quota 100. Anche la plastic tax è un altro punto divisivo, con il Pd pronto a rivedere la nuova tassa, mentre Italia Viva si oppone.
Ancora battaglia sullo scudo penale dell’Ilva
Per Luigi Di Maio e i 5Stelle lo scudo penale non c’entra, “li trasciniamo in tribunale” ribadiscono. Dem e Italia Viva invece sarebbero disponibili a reintrodurlo. Oggi potrebbe essere un giorno importante per risolvere la questione. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe arrivare in Italia Lakshmi Niwas Mittal, il magnate indiano dell’acciaio.
Nodo prescrizione nella riforma della giustizia
Sulla riforma della Giustizia, fortemente voluta dal Guardasigilli Alfonso Bonafede, ci sono divergenze di vedute tra M5S e Pd. Dal primo gennaio sarà introdotta la sospensione della prescrizione dopo la sentenza emessa nel primo grado di giudizio, ma renziani e dem non sono d’accordo: “Va cambiata”. Leu invece sembra tollerare la nuova norma.
Dubbi sulle alleanze per le elezioni regionali
Il tentativo di costituire un’alleanza politica tra M5S e Pd alle Regionali in Umbria è fallito. Altre otto regioni andranno al voto entro l’estate prossima e il problema di come affrontare le elezioni nei territori rimane sul tavolo.