Dopo essere arrivata alle Camere, la manovra economica resta ancora al centro delle polemiche politiche, creando tensioni nella maggioranza.
La legge di bilancio da 30 miliardi prevede diverse misure: un intervento da 23 miliardi per mettere un freno all’aumento dell’iva, oltre ad un ricorso al deficit per 16,3 miliardi nel 2020, di 12,7 nel 2012 e 10,5 miliardi nel 2022. Previste anche nuove tasse, che saranno introdotte nel 2020, che riguardano un aumento del prelievo fiscale per oltre 2 miliardi.
La tassa sulle auto aziendali frutterà 332,6 milioni, mentre sono previsti bonus per 440 mila bebè, oltre al congedo per i neo papà da 5 a 7 giorni. La stretta sul forfait al 15% per le partite Iva infine vale 894 milioni per il 2021 e 568 milioni per il 2022.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un’intervista al Giornale dice di non attaccare il governo, al contrario di quello che si vuole far credere: “Io aiuto il governo evitando che si mettano nuove tasse in un Paese in cui ci sono fin troppi balzelli”. Sulle tasse poi aggiunge: “Ci sono i No Tav, i No Tap. E poi c’è Italia Viva che è No Tax. La plastic tax serve a fare cassa”.
Per quanto riguarda l’evasione fiscale, è Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, a rilasciare un giudizio critico sulla manovra: “Utilizzare un decreto per un intervento di questa ampiezza su materia penale è quantomeno discutibile. La sola leva penale non è sufficiente a contenere il tax gap, a combattere l’evasione fiscale”. La numero uno degli industriali poi aggiunge che, contro l’evasione fiscale, c’è bisogno di interventi che non si limitino a minacciare il carcere come unica risposta sanzionatoria, “ma che disegnino pene, anche severe, in funzione del disvalore sociale della condotta e delle oggettive caratteristiche e condizioni di chi la mette in atto”.