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HomeEconomia Manovra, ecco cosa cambia dopo il primo ok del Senato

Manovra 2024, cosa cambia
dopo il primo ok del Senato
Resta il nodo Superbonus

Novità su pensioni, affitti e mutui

40 milioni contro violenza sulle donne

di Alessandro Raeli19 Dicembre 2023
19 Dicembre 2023
manovra senato superbonus

Il testo sarà all'esame della Camera il 15 e 16 dicembre | Foto Ansa

ROMA – La manovra supera la maratona notturna tra domenica e lunedì e incassa il primo ok in commissione al Senato. Si attende adesso l’esame dell’Aula a Palazzo Madama, dove arriverà mercoledì 20 dicembre, mentre per la fiducia e il voto finale bisognerà attendere venerdì 23. 

Cosa cambia dopo il primo ok in Senato

Le principali modifiche al testo riguardano innanzitutto la discussa norma sulle pensioni di medici, enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. I tagli non comprenderanno gli assegni di vecchiaia, ma restano penalizzate le pensioni anticipate, che subiranno un taglio più leggero per i sanitari. Dirigenti medici e infermieri, inoltre, potranno restare al lavoro fino ai 70 anni. I sindacati dei camici bianchi minacciano però un nuovo sciopero a gennaio.  Nel calderone anche il nodo degli affitti brevi: la misura voluta da Forza Italia salva la prima casa dall’aumento della cedolare secca al 26%. Per le famiglie numerose – e in base all’Isee – saranno previste agevolazioni per i mutui sulla prima casa. 

Tesoretto da 40 milioni per il contrasto alla violenza sulle donne

Se da un lato è stata bocciata la proroga dello smart working per i fragili, dall’altro ha invece ricevuto l’ok la proposta unitaria delle opposizioni di convogliare tutti i 40 milioni del tesoretto sul contrasto alla violenza sulle donne. In una conferenza congiunta Pd, M5s, Iv, Azione, Avs e Autonomie hanno definito la decisione “una mossa dal grande significato politico”.

Nodo superbonus

Si lavora ancora sul superbonus. La proposta senza proroghe di un Sal  – Stato di avanzamento lavori –  straordinario non farà parte della manovra, ma l’ipotesi non sarebbe tramontata del tutto. La posizione del governo sembra abbastanza chiara. Tuttavia, resta ancora qualche giorno per trattare prima della scadenza fissata al 31 dicembre. Senza nuovi interventi – a partire dal primo gennaio – il superbonus scenderà al 70%, per poi calare al 65% nel 2025. Nel 2026 la maxi-agevolazione terminerà. Gli aiuti saranno riservati unicamente ai condomini. La misura al 110% sopravvivrà solo nelle zone del cratere sismico.

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