Dopo la bocciatura ufficiale della manovra da parte della Commissione Europea il governo italiano potrebbe valutare possibili correzioni, una manovra bis, a metà del 2019, se la crescita economica non corrisponderà alle attese.
Il premier Giuseppe Conte, ieri alla Camera, di fronte all’esecutivo al gran completo aveva spiegato: «Non abbiamo accolto le raccomandazioni della Commissioni perché non compatibili con il nostro disegno di politica economica, più orientato alla crescita che all’austerità».
Lo stesso Conte, domani sarà impegnato in un incontro con il presidente della Commissione Europea Juncker al quale parteciperanno anche il vice presidente Dombrovskis, il ministro dell’economia Tria e il suo omologo a Bruxelles Moscovici. Si tratterà di un vertice che come fa sapere l’esecutivo dell’Unione «non sarà di tipo risolutivo». Il premier ribadirà la sua proposta alla Ue per rimodulare le misure relative all’infrazione.
Poche aspettative quindi dalla cena di domani. Il cerimoniale sarà ridotto ai minimi termini e non è previsto nessun punto stampa al termine.
Il governo chiederà alla Commissione di fare un passo indietro sulla procedura, non ancora avviata ufficialmente, ma i margini di dialogo sono ridotti ai minimi termini considerando anche le parole di ieri di Moscovici: «Si al dialogo ma non possiamo fare una trattativa da mercanti di tappeti».
Il vice premier Luigi Di Maio stamattina ha affermato che «dobbiamo provare un dialogo a oltranza con tutti i commissari europei, con la commissione, per spiegare la bontà di queste misure ma soprattutto per spiegare che la manovra può migliorare specie nel taglio agli sprechi». Concludendo aggiunge: «Quando la manovra sarà approvata definitivamente entro fine anno e si vedranno le nuove misure tutti capiranno».
L’altro vice premier Matteo Salvini, impegnato in Sardegna per la seconda giornata del suo tour nell’isola, ha invece commentato le ricadute della manovra sui mercati: «Noto con piacere che lo spread è calato di decine di punti in queste ore, quindi chi sta leggendo attentamente la manovra si sta rendendo conto che l’economia italiane è sana».