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HomePolitica Manovra di bilancio: oggi il verdetto
Il governo italiano teme la bocciatura

Manovra di bilancio
oggi l'Italia
attende il verdetto Ue

Roma teme la bocciatura di Bruxelles

tre settimane per riscrivere la manovra

di Serena Console23 Ottobre 2018
23 Ottobre 2018
Parlamento Europeo

Le forti perplessità espresse dall’Unione Europea sui livelli di spesa e sull’ottimismo dei numeri relativi alla crescita previsti dalla manovra economica italiana non fermano il Governo Conte. Nella serata di ieri, il vertice tra il premier Giuseppe Conte, i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro Giovanni Tria, ha assicurato l’intenzione dell’esecutivo di portare avanti la legge di bilancio davanti la Commissione Europea.

Il giorno della bocciatura della commissione Europea sulla manovra di bilancio è arrivato: oggi l’Italia saprà come muoversi nelle prossime tre settimane per modificare e riscrivere la misura, tagliando quel 2,4% di deficit 2019 che agita i mercati. Le spese per sostenere il reddito di cittadinanza e la riforma pensionistica, in caso di bocciatura, dovranno essere riviste dai due vicepremier, per sanare anche le critiche mosse dai sovranisti europei, come quelle pronunciate dal Cancelliere austriaco Sebastian Kurz, secondo cui “la Commissione deve respingere la manovra italiana. L’Austria non è disposta a pagare i debiti dell’Italia”.

A fare eco alle parole di Kurz, arriva l’invito del Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici che preferirebbe l’invio da parte dell’Italia di un’altra legge di bilancio, tenendo conto di osservazioni, domande e regole europee.

La vigilia del verdetto della Commissione Europea è stata segnata dalla lettera inviata dal ministro dell’Economia Tria ai commissari Dombrovski e Moscovici, in cui sottolinea che “il governo è cosciente di aver scelto una impostazione non in linea con il Patto di stabilità”, ma che è “una decisione necessaria”, confermano quindi tutte i numeri del governo.

Mentre l’Italia oggi si presta a una bocciatura certa a al Parlamento di Strasburgo, i titoli delle borse aprono in calo: lo spread tra Btp e Bund, dopo aver aperto a 310 punti, scivola sotto i 300, a 298, mentre Piazza Affari con l’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in ribasso dell’1,07% a 18.762 punti. In mattinata, il decreto fiscale, dopo la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato, è arrivato al Quirinale.

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