Tra i correttivi che il Governo pensa di inserire nella legge di bilancio sembra ci sia una nuova “Robin tax” dovuta dai concessionari pubblici che seguono il meccanismo dell’ammortamento finanziario delle infrastrutture: si tratta di tutte quelle società affidatarie che oggi gestiscono autostrade, porti, aeroporti, servizi di telefonia, radio e tv, nonché i produttori di energia elettrica.
L’aumento del 3% dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società, ndr) per i concessionari di servizi pubblici sostituisce la stretta che era prevista sull’ammortamento per i concessionari autostradali.
In merito a questo aumento, che colpisce direttamente anche chi si occupa di fare informazione, ha parlato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ai microfoni di RTL 102.5: “Io sono contrario a questo aumento delle tasse che serve poi per compensare delle cose fatte in manovra di bilancio per ragioni di consenso politico – spiega il primo cittadino partenopeo – Credo che colpire chi fa informazione, in particolare l’editoria, sia un errore, soprattutto di questi tempi quanto è difficile fare un’informazione corretta e plurale. Sono contrario”.
Altra novità potrebbe essere la modifica alla clausola di salvaguardia sulle accise, che permetterebbe di ottenere maggiori entrate a partire dal 2021 e compensare la riduzione della “Plastic Tax”.
La proposta emendativa per quanto riguarda le accise sul gasolio commerciale stabilisce che i veicoli di classe euro 3 siano esclusi dal beneficio fiscale della riduzione dell’accisa sul gasolio per autotrazione, utilizzato in alcune tipologie di automezzi per il trasporto di merci e passeggeri.
Maria Stella Gelmini, capo gruppo di Forza Italia alla Camera, commenta così su Twitter: “Ecco la ricetta del governo nella legge di bilancio. Tasse e ancora tasse. Evidentemente Pd-M5S-Iv-Leu sono già consapevoli che tra un anno non saranno più a Palazzo Chigi”.
#Manovra Nuove clausole di salvaguardia e aumento delle accise sui #carburanti dal 2021. Ecco la ricetta del governo nella legge di bilancio. Tasse e ancora tasse. Evidentemente Pd-M5S-Iv-Leu sono già consapevoli che tra un anno non saranno più a Palazzo Chigi. #AcasaSubito
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) December 5, 2019
Sempre sulla manovra il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia a margine del convegno “‘5G Italy” ha detto: “La digital tax è una parente ancora non consanguinea della web tax che secondo me resta la soluzione migliore per l’Italia e l’Europa. Le imposte al tempo della società digitale vanno pagate nei luoghi in cui si fa business è così in tutti i settori ormai”.