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HomePolitica Manovra, c’è maxiemendamento. Governo, accordo a 2,04%. Mercoledì Tria a Bruxelles

Manovra, slitta commissione
governo, accordo a 2,04%
mercoledì Tria a Bruxelles

Venerdì il testo arriverà in aula

insorgono le opposizioni

di Andrea Murgia17 Dicembre 2018
17 Dicembre 2018

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (C) con il ministro del Lavoro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio (S) ed il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini (D) durante la conferenza stampa al termine del Cdm a palazzo Chigi, Roma, 20 ottobre 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

Giornata di pace dopo una notte di fuoco nel governo italiano sulla manovra, in attesa del responso di Bruxelles di mercoledì prossimo. “I commissari Dombrovskis e Moscovici sono in contatto con il ministro Tria. La Commissione deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo”, ha reso noto in mattinata il portavoce della commissione, Margaritis Schinas.

La manovra ha caratterizzato la notte della maggioranza gialloverde, alle prese con un lungo vertice. Il vicepremier Matteo Salvini ha sostenuto che nella maggioranza alla fine è stato trovato l’accordo su tutto durante la riunione di vertice. Smentite dunque le voci secondo cui, per porre pace tra i due leader politici, il premier Giuseppe Conte era arrivato a mettere sul tavolo l’ipotesi delle proprie dimissioni.

L’obiettivo di quota 2,04% nel rapporto tra deficit e Pil sembra dunque tenere. “Sono soddisfatto per i risultati raggiunti nel vertice. Grazie al confronto abbiamo trovato un accordo su tutte le questioni: dalle pensioni d’oro al pagamento dei debiti da parte della Pa verso le aziende creditrici sino all’ecotassa solo per le auto extralusso e non per utilitarie. Inoltre, reddito di cittadinanza e quota 100 ci saranno nei modi e nei tempi già noti. C’è un’intesa anche su un’ulteriore riduzione fiscale”. Anche l’altro vicepremier Luigi Di Maio è convinto che l’Italia alla fine eviterà la procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea .

In attesa di affrontare la Ue il governo deve però fare i conti con un problema istituzionale. La manovra tornerà domani in commissione Bilancio del Senato, dopo le polemiche per la mancata presentazione di oggi, ma gli occhi sono ormai puntati sul maxiemendamento che di fatto impedirà l’esame per singole voci della manovra e sarà presentato direttamente in aula venerdì prossimo.

Tutto normale per il viceministro dell’economia Massimo Garavaglia: “È ragionevole che la manovra arrivi in Aula al Senato venerdì. È una discussione particolarmente rilevante e ci prendiamo il tempo che serve”.

Diversa opinione dalle opposizioni. La pensa in modo diametralmente opposto la presidente del gruppo misto al Senato Loredana De Petris: “Mai era successo che il parlamento fosse espropriato delle sue funzioni in modo così totale e brutale”. Caustico anche l’ex segretario del Pd Matteo Renzi: “Mancano 14 giorni al Capodanno e nessuno conosce quale sia davvero la legge di bilancio. È una cosa mai vista”.

Da Forza Italia è critica anche la capogruppo in Senato Anna Maria Bernini: “I senatori sono da giorni in ostaggio delle tensioni interne ed esterne del governo. L’immagine che la maggioranza trasmette è di un dilettantismo imbarazzante”.

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