Una nuova spending review, risparmi da Quota 100 e dal blocco delle spese e una tassa su filtri e cartine usati per le sigarette: queste le principali novità della manovra che emergono dalla bozza della legge che il governo presenterà nei prossimi giorni alle Camere.
Risparmi da “freezing” e “spending review”
Nei 101 articoli è scritto nero su bianco che il governo prevede un doppio meccanismo di “freezing”, cioè di congelamento di risorse per avere più soldi in tasca e garantire la tenuta dei conti pubblici. Innanzitutto si conferma il blocco alle spese, formula già utilizzata dal governo gialloverde, per circa un miliardo, a cui si aggiungono i risparmi aggiuntivi previsti per Quota 100. Si parla di 1,7 miliardi in tre anni, con due monitoraggi l’anno, entro il 15 marzo ed entro il 15 settembre, per liberare i fondi se davvero non vengono spesi per le pensioni.
La nuova spending review coinvolgerà invece emolumenti e gettoni di presenza che vanno ai lavoratori degli organi di amministrazione e controllo pubblici. Entro giugno arriverà un decreto della presidenza del Consiglio per stabilire “criteri, limiti e tariffe”.
Tasse sulle sigarette e detrazioni
Per quanto riguarda la tassa su filtri e cartine si parla di una micro-imposta a carico di produttori o fornitori nazionali: varrà 0,005 euro su ogni pezzo contenuto nelle confezioni. Aumentano le tasse su sigarette e sigari sia a carico dei produttori che dell’utente finale, ma non si interviene sulle sigarette elettroniche. Novità anche sulle detrazioni fiscali al 19%: dal 2020 per ottenerle bisognerà certificare le spese nella dichiarazione dei redditi con bonifici o pagamenti tramite bancomat o carte di credito.
Plastic e Sugar Tax
Intanto sulla Plastic Tax, la tassa sugli imballaggi e le confezioni in plastica a carico dei produttori per circa un euro su ogni chilogrammo, è intervenuto questa mattina il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “La tassa va assolutamente rimodulata – ha detto il ministro a margine del convegno sull’economia circolare organizzato dal Messaggero – Ciò che è riciclabile non va assolutamente tassato”.
Sulla sugar tax, invece, protesta Italia Viva. Si tratta dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti “fissata nelle misure di 10 euro per ettolitro, per i prodotti finiti; di 0,25 euro per chilogrammo, per i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione”. Il partito di Matteo Renzi vorrebbe eliminarla in Parlamento.