ROMA – Una corsa contro il tempo per trovare un nuovo tesoretto. Ma soprattutto per dirimere le tensioni nella maggioranza alla vigilia dell’ultima tranche di modifiche al testo della manovra. Inizia così la settimana decisiva per la legge di bilancio 2024, attesa in aula al Senato il 18 dicembre e arrivata ormai all’ultimo round. A dispetto di un testo “blindato”, la richiesta di zero emendamenti avanzata dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non ha avuto la meglio all’interno dell’esecutivo.
L’ultima tranche di emendamenti
Si riunirà oggi 11 dicembre alle 17 la commissione bilancio del Senato per l’avvio dell’esame dell’ultima tranche di emendamenti. Lo scorso giovedì sono arrivate le prime tre modifiche del governo al testo della finanziaria. Si tratta in particolare dei capitoli relativi alle pensioni dei medici e del pubblico impiego, allo stanziamento di risorse aggiuntive per gli stipendi delle forze dell’ordine e a nuovi fondi per Comuni ed enti locali. Ma sul tavolo, oggi, ci sarà un quarto emendamento, quello che agisce su una diversa strutturazione dei costi per il Ponte sullo Stretto a carico dello Stato e della Regione.
Un “piano multimiliardario”, lo ha definito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, “che garantirà la presenza di treni ad alta capacità”, spiegando che ci sono ben 28 miliardi di euro pianificati per strade e autostrade in Sicilia e in Calabria e 47 miliardi in totale per le reti ferroviarie.
Il cronoprogramma
Dopo un cammino a ritmo lento, lo scenario dei prossimi giorni è ora serrato. Rimane fissato a martedì 12 dicembre alle 10 il termine ultimo per presentare eventuali subemendamenti. Si entrerà poi nel vivo della discussione con le prime votazioni che orientativamente potrebbero cominciare il 13.Il cronoprogramma prevede l’avvio della discussione in Aula il 18 dicembre. Il testo passerà poi alla Camera. Tra Natale e la fine dell’anno il sì finale.