Oggi pomeriggio, come avvenuto questa mattina a Venezia, si terrà a Roma una manifestazione pro-Palestina. È allarme sicurezza in tutta la Capitale
A questo proposito durante la trasmissione “Il rosso e il nero” su Rai Radio Uno ieri il prefetto di Roma Lamberto Giannini ha affermato che “non ci sono rischi concreti di qualcosa di specifico” in atto a Roma, però aggiunge che “la situazione è grave e ci può essere un rischio di emulazione”.
“In Italia gli apparati di sicurezza delle forze dell’ordine e dell’intelligence funzionano molto bene – spiega il prefetto – ed hanno un comitato di analisi strategica sul terrorismo che mette insieme tutte le informazioni delle forze di polizia e dell’intelligence”.
Ieri sera sempre a Roma è apparso uno striscione “Palestina libera” dal Blocco studentesco, rivolto al raduno internazionale delle destre europee, che vede come invitati alcuni esponenti del Partito Repubbliacano e del Likud Israeliano. Lo striscione “Free Palestine, free Golan, free Artsakh” è comparso davanti al Colosseo contro i rappresentanti di alcuni governi che secondo il movimento giovanile di estrema destra collaborano a destabilizzare il Vicino Oriente ed insieme all’aiuto dei turchi occupano parti del territorio Siriano e armeno, favorendo i gruppi terroristici.
Ieri sera ci sono stati a Livorno scontri tra la polizia e un gruppo di antagonisti che ha cercato di provocare i partecipanti alla manifestazione per Israele promossa dalla Comunità ebraica cittadina. Tre i fermati per gli scontri.
A Bari invece una delegazione del coordinamento di Forza Italia ha chiesto al prefetto Francesco Russo di non consentire la manifestazione organizzata dai collettivi studenteschi Osa e Cambiare rotta, prevista per domani alle 16 in piazza Cesare Battisti. Per Forza Italia Bari la manifestazione è “inopportuna e deprecabile, perché plaude all’attacco perpetrato contro la popolazione civile israeliana dal movimento terroristico di Hamas”. “Sosteniamo la resistenza del popolo palestinese, il che vuol dire sostenere i palestinesi che si difendono e attaccano anche”, rispondono i collettivi studenteschi. “Non siamo filo Hamas però siamo filo palestinesi. Per noi c’è un invasore, che è lo Stato di Israele, e c’è un attaccato che è la Palestina”.