Scarpe basse, perizoma e tanta determinazione. Josephine Witt, ex femen tedesca, ha fatto prendere un bel colpo a Mario Draghi (in alto a sinistra), La ragazza, durante la conferenza di ieri nella nuova sede della Banca di Francoforte, è saltata sul bancone e ha cosparso il presidente della Bce di coriandoli. Prontamente due energumeni l’hanno afferrata e portata via (a destra).
Una “coriandolata”. La ragazza 21enne è passata indisturbata attraverso i metel detector spacciandosi per una giornalista. La sua borsa è stata sottoposta ai raggi-x ma nessuno ha fatto caso alla busta di coriandoli al suo interno. Iniziata la conferenza, la giovane con un balzo felino è saltata sul tavolo di Draghi gridando «fine alla dittatura della Bce!» (motto riportato anche sulla maglia esposta) e ha sparso coriandoli ovunque. Il presidente della Bce dopo l’iniziale spavento si è fatto una risata e ha continuato la conferenza stampa.
I precedenti. Josephine Witt (all’anagrafe Markmann) non è nuova a proteste singolari. Qualche anno fa mostrò il seno a Putin e alla Merkel a Francoforte, stesso gesto compiuto in una chiesa di Colonia durante la messa di Natale per «lottare contro il maschilismo». L’episodio più eclatante che la riguarda è senza dubbio quello in Turchia nel 2013 quando svestita manifestò a favore della femen araba Amina Tyler. In quell’occasione scontò 29 giorni di carcere. In un’intervista al Corriere della Sera Josephine dice di non avere nulla contro il presidente della Bce, ma di avere protestato contro la Banca stessa. E alla domanda se fa ancora parte del gruppo Femen ha così risposto: «Ho perso contatto con loro, a Draghi non ho mostrato le tette».
Domenico Cappelleri