Stasera, ore 20:45 all’Artemio Franchi di Firenze l’Italia affronta l’Estonia. L’unica amichevole in programma per gli Azzurri nella sosta di novembre. In attesa degli ultimi due impegni di UEFA Nations League con Polonia e Bosnia Erzegovina, il ct azzurro Roberto Mancini non ha alcun dubbio: “Si tratta di una sfida decisiva per il sorteggio delle qualificazioni europee alla Coppa del Mondo di Qatar 2020”.
Soltanto le prime dieci nazionali del Ranking Fifa di novembre saranno teste di serie al sorteggio: l’Italia è dodicesima. Intanto, l’allenatore dell’Estonia Karol Voolaid lancia il guanto di sfida: “Cercheremo di dare il massimo per non vergognarci della nostra prestazione”. Un colpetto di spugna per tentare di cancellare il passato. La Nazionale italiana, infatti, ha confezionato sempre vittorie contro l’Estonia: sei partite giocate e sei vittorie, l’ultima a Euro 2012 con Prandelli in panchina e la vittoria in rimonta con le reti di Cassano e Bonucci. “Una buona notizia che ci invita a dare il massimo”, commenta il portiere del Torino Salvatore Sirigu.
Ma non c’è solo calcio nella sfida di stasera. Sullo sfondo l’avversario più temibile: il Covid. I giocatori della Roma sono stati esclusi dalla convocazione per i recenti casi di positività e Mancini, positivo, teleguiderà la squadra da casa. Al suo posto Alberico Evani che carica lo spogliatoio: “È come se Roberto fosse qui con noi, ma avrei preferito che non accadesse, per la salute e perché tutti hanno bisogno di lui”. Ma anche se il ct sta a casa, il modulo manciniano resta: 4-3-3. Anche se con quarantuno convocati, giocatori in quarantena, infortuni ed arrivi a Coverciano con il contagocce, la formazione continua ad essere un rebus. Ma dal ct Evani la parola d’ordine è una sola: “sperimentare”. Salvatore Sirigu sarà tra i pali, mentre in difesa dovrebbe debuttare il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni. Confermato a centrocampo il giocatore del Bologna Roberto Soriano, mentre in attacco Evani avrebbe in mente il tridente: Federico Bernardeschi, Kevin Lasagna e Vincenzo Grifo.