È arrivata a Catania con 513 migranti la nave Aquarius, dell’associazione Sos Mediterranee, con a bordo personale di Medici senza frontiere e altre 250 stanno per sbarcare a Palermo. L’ imbarcazione è una delle poche che si è avventurata in queste ore di tempesta nel Mar Mediterraneo, dove si sta consumando l’ennesima tragedia.
Già due giorni fa, la nave spagnola Proactiva Open Arms aveva lanciato un segnale di allarme e la richiesta di un trasbordo urgente. La nave umanitaria, che a causa delle proibitive condizioni meteo è stata costretta a navigare nella zona più al riparo dal vento tra le coste tunisine e quelle libiche con centinaia di persone, aveva a bordo un bimbo di tre mesi morente. Era necessario portare a terra quanto prima il piccolo, che non riusciva ad alimentarsi, e una donna con un parto prematuro. L’assenza di navi in zona per un possibile soccorso ha però segnato il destino del piccolo, che è morto questa mattina nell’attesa di un trasporto sanitario urgente. Sullo stesso barcone di Proactiva Open Arms sono stati trovati altri due corpi e la nave fa sapere di non essere in grado di raggiungere nessun porto almeno fino a sabato.
Sono ore concitate per la Guardia costiera, che sta ricevendo numerose chiamate con richieste di aiuto, ma le imbarcazioni da destinare alle emergenze non ci sono. I mezzi disponibili sono già tutti in viaggio verso la Sicilia per portare sulla terraferma i 1500 migranti portati in salvo in undici operazioni di soccorso lo scorso martedì.