Allagamenti di tunnel e negozi, cedimenti stradali, lunghe code di auto, mezzi pubblici deviati. Il breve ma intenso nubifragio che ha colpito Roma nel primo pomeriggio di ieri ha messo per l’ennesima volta in ginocchio la città. E’ bastata mezz’ora di pioggia per far crollare un pezzo di soffitto alla facoltà di Biochimica alla Sapienza mentre una voragine profonda circa otto metri si è aperta nel quartiere Africano, a viale Somalia. Altre grosse buche si sono formate in via Stimigliano, nella zona di Vescovio e in via della stazione di Cesano, colpendo un manto stradale già fortemente martoriato.
Una cinquantina sono stati in tutto gli interventi dei vigili del fuoco: le maggiori criticità si sono registrate nel centro della Capitale, nell’area di piazza Lodi, in alcuni tratti della Tangenziale e nella zona di piazza Bologna. In particolare, a via Reggio Calabria i pompieri hanno dovuto aiutare alcuni bambini a uscire da una scuola elementare, a causa di allagamenti nell’area di ingresso della struttura. Anche la Protezione Civile si è mobilitata, soprattutto nella zona nord di Roma con l’aiuto di 50 volontari. Il sottopasso Flaminia-Tor Di Quinto è stato chiuso perché completamene inagibile e a Ponte Milvio (nella foto in alto di Fabio Marsella) le auto procedevano con l’acqua che quasi copriva i pneumatici. La pioggia ha causato forti disagi anche sulla Casilina e sul Grande Raccordo Anulare, con code e traffico bloccato sulla via Ostiense. A peggiorare la situazione è stato lo sciopero dei dipendenti della metro C e lo stop della linea ferroviaria Termini-Giardinetti.
Tutta colpa della scarsa manutenzione e pulizia delle reti fognarie. Nel 2013 il Campidoglio aveva assicurato che i nubifragi non sarebbero stati più un problema per Roma. E invece, nonostante i milioni di euro spesi per ripararli, i tombini hanno continuato a non funzionare In alcune strade l’acqua raggiungeva addirittura il mezzo metro.
Dopo i disagi di ieri le polemiche non si sono fatte attendere e il primo a puntare il dito contro Marino, in giornate in cui si fa a gara per andargli contro, è stata il Codacons che entro oggi presenterà un esposto alla Procura. “Altro che Olimpiadi e Giubileo – lamentano dall’associazione – Roma non è in grado di fronteggiare una semplice pioggia”. E al Vaticano consigliano: “Meglio che si muniscano di un milione di salvagenti da regalare ai fedeli che verranno nella capitale per il Giubileo”.
Maria Lucia Panucci
