Nell’Atlantico c’è una tempesta tropicale, chiamata Ophelia, che si è trasformata nelle ultime ore in un uragano di categoria 1 e che, invece di seguire il consueto percorso verso i Caraibi, si sta dirigendo a nord-est, in direzione dell’Europa.
Normalmente infatti i cicloni tropicali si dirigono verso l’area dei Caraibi seguendo il flusso costante degli alisei e si rinforzano con l’aumento della temperatura della superficie marina. La perturbazione sembra seguire una traiettoria particolare, trovandosi al momento in una posizione più a nord rispetto alla media dei cicloni tropicali.
Gli esperti segnalano che il tifone si trova a circa 1.200 chilometri a sudovest delle isole Azzorre, a Ovest del Portogallo, e viaggia verso l’Europa alla velocità di circa 5 km/h con raffiche di vento fino a 135 km/h. Il rischio di essere investite dalle fortissime raffiche di vento è particolarmente concreto per Spagna e Portogallo.
I due Paesi verranno sfiorati dall’uragano fra sabato e domenica. Toccherà poi ad Irlanda e Scozia essere investite dalla bufera che, verso lunedì, dovrebbe perdere potenza e tornare al livello di tempesta tropicale. Le acqua più fredde dell’Europa settentrionale infatti toglieranno l’energia e il vapore necessari ad alimentare il ciclone.
Il Centro Nazionale Uragani Usa, che sta monitorando il fenomeno, evidenzia che si tratta della quindicesima tempesta tropicale atlantica dell’anno, la decima a trasformarsi in uragano; un vero record stagionale che non si verificava dal 1893, secondo quanto riporta Phil Klotzback, esperto di tempeste della Colorado State University.
Il passaggio di Ophelia avrà ripercussioni sulle temperature stagionali dei Paesi che troverà sul suo percorso. Il maltempo richiamerà una massa d’aria calda e secca dal Nord Africa verso molte nazioni. Dopo la Spagna, che sta sperimentando temperature oltre i 30 gradi, non sono da escludere picchi fuori stagione anche su Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Inghilterra, Italia e buona parte dell’Europa Continentale.