Anche il Pentagono smentisce un coinvolgimento. L’aereo bimotore Fairchild Metroliner MkIII, partito ieri dallo scalo internazionale di Luqa a Malta, e precipitato all’altezza di La Valletta con a bordo cinque persone, non sarebbe collegato all’intelligence americana. Si era pensato ad una connessione per via dell’azienda a cui il velivolo ed i piloti afferivano, la CAE Aviation. Già coinvolta in operazioni di sicurezza interna e controllo di frontiere, la società è ben nota a Nato, Ue e governi nazionali che se ne sono spesso servite. La CAE è americana, sebbene con sede lussemburghese, ed è specializzata nella sorveglianza aerea (diurna e notturna) grazie a mezzi convenientemente equipaggiati.
Ieri il Malta Today aveva smentito le affermazioni dell’authority, che registrava il volo come “locale”, uscito in un giro di ricognizione. Secondo “fonti militari” non ben specificate l’aereo era invece diretto a Misurata, sulla costa libica. Avamposto degli scafisti responsabili dei traffici umani illegali, il territorio era tenuto sotto controllo dai servizi segreti europei da mesi. Nello specifico, da cinque l’iniziativa di monitoraggio francese tracciava le rotte criminali di droga e profughi in Libia. Anche l’appartenenza dei tre agenti morti alla DGSE (Direction Générale de la Sécurité Extérieure), a Malta con dichiarati scopi di intelligence, aveva fatto pensare a qualcosa di più di un semplice guasto tecnico. Non sarebbe la prima volta che gli 007 francesi si scontrano con la criminalità libica. Lo scorso 17 luglio un elicottero, con a bordo tre agenti francesi, venne abbattuto in prossimità delle coste tripolitane.
Oggi si esclude con sicurezza anche il coinvolgimento di Frontex nell’operazione, agenzia di sorveglianza frontiere UE. Smentito via Twitter sia dall’organo stesso che dalla ministra degli Esteri Federica Mogherini. “È probabile che si sia trattato di un guasto tecnico o un errore umano, anche se a questo stadio non possiamo escludere nulla” aveva detto ieri Joseph Muscat, premier maltese. Tuttavia oggi il ministro della Difesa francese Le Drian ha confermato l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto, in collaborazione con le autorità di Malta. Sebbene l’authority escluda un sabotaggio terroristico, il governo francese continua a non rendere note le identità dei tre funzionari né a confermarne la nazionalità.