Venti minuti sono bastati al Presidente del Coni Giovanni Malagò per presentare ufficialmente a Tokyo, in Giappone, la candidatura italiana ai Giochi invernali 2026. Dopo gli ultimi mesi di tensioni, anche sul fronte politico, l’Italia ha deciso di riservare al capoluogo lombardo e alla località montana delle Dolomiti il ruolo di alfiere olimpico per dare vita al sogno Milano-Cortina 2026.
Dal palco dell’assemblea mondiale dei Comitati olimpici in Giappone, è stata illustrata la proposta italiana. A sbarrare la strada c’è solo quella svedese, con Stoccolma, dopo il ritiro del Canada e di Calgary.
“La nostra è una candidatura che parte dal territorio, nel pieno rispetto dell’agenda 2020 con la quale il Cio ha dato le linee guida dei Giochi del futuro: sono sicuro che il sogno di Milano-Cortina 2026 diventerà realtà”, ha affermato Malagò durante il suo intervento nella capitale del Sol Levante. Svelato anche il logo della manifestazione: una montagna tricolore a forma di Duomo con al centro una pista da sci.
L’intervento del presidente del Coni è stato seguito dalle parole del sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, del governatore del Veneto, Luca Zaia e dell’olimpionica azzurra, Arianna Fontana.
Proprio il governatore veneto, nel sottolineare l’impegno dell’Italia per evitare sprechi di denaro ed energie o costruzioni faraoniche, ha affermato come “Cortina e Milano daranno vita a un concetto innovativo di Giochi completamente in linea con le indicazioni del Cio”, e, in chiusura del suo discorso, ha invitato il Cio a scegliere la proposta italiana.