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HomePolitica Di Maio: “Non apriamo al Pd. L’appello di ieri vale per tutti i partiti”

Di Maio e le alleanze:
smentisce ipotesi giornali
ma rassicura Mattarella

Il pentastellato si rivolge al Quirinale

su affidabilità di un governo M5S

di Marina Lanzone19 Dicembre 2017
19 Dicembre 2017

Luigi Di Maio durante l'incontro organizzato da Utilitalia in vista delle elezioni politiche 2018 su "Servizi pubblici e nuova politica. Dialoghi con i leader delle forze politiche su Acqua, Ambiente ed Energia", Roma, 14 dicembre 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

“Il nostro obiettivo è arrivare al 40% e governare da soli. Se no, la sera del voto faremo un appello. Chi risponderà si siederà con noi per mettere in piedi le priorità di governo”. Il momento della consapevolezza e della ricerca di nuove soluzioni. Dopo l’annuncio di ieri a Radio Capital del candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, che metterebbe fine allo “splendido isolamento”, si cominciano ad avanzare ipotesi su chi potrebbero essere i possibili partner dei grillini.

Stamattina un retroscena sulla Stampa parla di una sua ipotetica apertura al Pd, ma senza Matteo Renzi. Lo avrebbe riferito una fonte molto accreditata, vicina al candidato pentastellato. Questa scelta trovarebbe ulteriori conferme negli appelli continui di questi giorni lanciati ai dem: scaricare Renzi e la Sottosegretaria Maria Elena Boschi, troppo coinvolti con lo scandalo di Banca Etruria, una vicenda “apocalittica” che potrebbe addirittura segnare, per Luigi Di Maio, la fine della Seconda Repubblica.

Dopo il “flirt” con Pietro Grasso, si potrebbe allargare “la convergenza programmatica a tutta l’area della sinistra”, come riporta il quotidiano. D’altronde Sergio Mattarella affiderà il governo solo a chi saprà donare un po’ di tranquillità nel caos generale. Quindi, solo nelle ultime 48 ore, Di Maio ha pensato di far pervenire dei messaggi rassicuranti al Quirinale: se dovesse servire (e molto probabilmente servirà, perché sarà difficile per i 5stelle superare da soli il 30%) è pronto a trovare punti di congiunzione.


Ma il candidato grillino smentisce tutto su Facebook. “Oggi su un Giornale (riferendosi a un articolo sul quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, ndr) lanciamo segnali alla Lega su un altro apriamo persino a un Pd derenzizzato. Smentiamo tutti questi retroscena. Il Movimento 5 stelle farà un appello alla luce del sole il giorno dopo il voto a tutte le forze politiche. Unici alleati i cittadini”.

Di Maio continua a non volersi sbilanciare troppo sulla questione. Anche ieri, subito dopo l’intervista a Circo Massimo, si sarebbe subito ridimensionato. “Sia chiaro, eliminiamo dal vocabolario le parole alleanza o coalizioni”, ha detto alla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, chiarendo che si tratterà di trovare una convergenza sui temi e non di “scambi di poltrone”.

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