LEWISTON (MAINE) – Lockdown finché la caccia all’uomo non sarà terminata. I cittadini della Contea di Androscoggin, nello stato americano del Maine, sono invitati dalle autorità a rimanere chiusi in casa. Robert Card, l’ex militare e riservista ritenuto responsabile delle sparatorie che il 25 ottobre a Lewiston hanno causato almeno 22 morti e 60 feriti, è ancora a piede libero. Card, quarantenne istruttore di armi, viene considerato in questo momento “insider threat”, una minaccia interna. È “armato e pericoloso”, hanno spiegato gli ufficiali della polizia di Lewiston. Mercoledì sera, alle 18:56 ore locali, Card si è scagliato contro tre target: una sala da bowling frequentata da famiglie per una festa; un ristorante e un centro logistico di un supermercato Walmart.
Disturbi mentali tra le possibili cause della strage
L’estate scorsa Card era stato ricoverato per problemi mentali. Aveva rivelato di sentire voci e minacciato di aprire il fuoco alla base della Guardia Nazionale di Saco (Maine), dove era di stanza. Per questi motivi era stato affidato alle cure degli specialisti e poi rilasciato. È ancora presto, tuttavia, per delineare con certezza il movente della strage.
There is an active shooter in Lewiston. We ask people to shelter in place. Please stay inside your home with the doors locked. Law enforcement is currently investigating at multiple locations. If you see any suspicious activity or individuals please call 911. Updates to follow. pic.twitter.com/RrGMG6AvSI
— Maine State Police (@MEStatePolice) October 26, 2023
La caccia all’uomo
Identificato grazie alle telecamere di sicurezza, Card è fuggito a bordo della sua Subaru, portando con sé il mitragliatore con cui aveva sparato, un AR-15. Intorno alle 23:30 l’auto è stata ritrovata abbandonata nella vicina città di Lisbon.
A mass shooting left multiple people dead in the city of Lewiston, Maine, as authorities said a ‘person of interest’ was at large, armed and dangerous and warned people to shelter in place https://t.co/bnh2eiZwac pic.twitter.com/ZMNjVftsqm
— Reuters (@Reuters) October 26, 2023
Il bilancio delle vittime
Il conto delle vittime è in continuo aggiornamento. In tarda notte il commissario per la pubblica sicurezza del Maine, Mike Sauschuck, ha dichiarato come le forze dell’ordine non abbiano ancora confermato il numero esatto dei morti poiché la situazione rimane “molto fluida”.
La piaga delle armi negli Usa
L’ennesima sparatoria in un luogo pubblico riapre inevitabilmente il dibattito sulla facilità d’accesso alle armi per i cittadini statunitensi. Questa violenza si aggiunge ad un elenco di 565 sparatorie di massa segnalate negli Stati Uniti quest’anno, come si legge nel Gun Violence Archive. Il diritto di detenere e portare armi è uno dei pilastri dell’ordinamento americano, sancito dal Secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America. “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero, una ben organizzata Milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare Armi, non potrà essere violato”, recita il testo che in molti ritengono ormai superato, visto che venne ratificato il 15 dicembre 1791. Come riportato da Repubblica, secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center nel 2021, il 48% degli americani ritiene che le armi da fuoco siano un grande problema. Sullo sfondo il ruolo della Nra, la National Rifle Association, che nel Congresso ancora esercita, seppur in forma contenuta rispetto al passato, pressioni bipartisan.