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Magris e Brics nei temi della maturità. Ma è polemica sulla scelta delle tracce

di Domenico Cavazzino19 Giugno 2013
19 Giugno 2013

Questa mattina è suonata l’ultima campanella per tutti gli studenti alle prese con le prove di maturità. Si comincia col tema e dalle 8 ecco i primi gruppi che iniziano ad ammassarsi davanti ai cancelli, ancora chiusi, dei vari istituti: dizionario sotto il braccio e un po’ di ansia che si cerca di dissipare con qualche battuta prima dell’entrata; c’è anche qualche genitore che ha accompagnato il figlio e, forse, sono proprio loro i più preoccupati. Gli studenti, si sentono abbastanza preparati: molti sono propensi a scegliere l’analisi del testo e sperano negli autori più gettonati: da Ungaretti a Quasimodo; chi invece pensa di scegliere il saggio breve o il tema d’attualità non ha, come si potrebbe pensare, passato la notte cercando eventuali indiscrezioni che potessero anticipare le tracce del ministero. All’entrata degli istituti le ipotesi più gettonate sono l’elezione di Papa Francesco e il femminicidio.
Speranze disattese. Comincia la prova e pochi minuti dopo ecco arrivare i primi tweet con le foto delle tracce. Come ogni anno, tutti i pronostici sono stati disattesi. E così ecco la prefazione di Claudio Magris ne “L’infinito viaggiare” per l’analisi del testo;  il Brics e l’analisi dei paesi emergenti per il tema storico;  un articolo breve sugli omicidi politici con documenti sull’assassinio di Francesco Ferdinando, Matteotti, Kennedy e Moro; il tema scientifico è sulla ricerca sul cervello; per l’ambito artistico-letterario si chiede un’analisi sull’individuo e la società di massa con testi di Pasolini, Canetti e Montale, la storica trasmissione “Lascia o raddoppia?” e due quadri di Guttuso e Andy Warhol; per la traccia socioeconomica l’argomento è “Stato, mercato e democrazia” con testi di Pirani, Zingales e Krugman mentre per il tema di carattere generale bisogna analizzare una frase tratta da “La rete della vita”, opera del fisico Fritjof Capra.
Commenti e proteste. Neanche il tempo di leggere le tracce che già su internet piovono i commenti. I più sono tutti per l’analisi del testo: si va dal classico “Ma chi è questo Magris”, al “Neanche Magris riuscirebbe a fare un tema su Magris”, per finire con una descrizione del saggista: “Magris, scrittore e germanista, divenuto famoso nel 2013 per aver fatto bestemmiare migliaia di studenti alla maturità”. Selvaggia Lucarelli, nota blogger, commenta su twitter: “Pirandello alla maturità. Uno, nessuno, centomila bocciati” (inizialmente era circolata la voce che tra gli autori da analizzare ci fosse anche Pirandello). Tante, dunque, le critiche che piovono sul Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) per la scelta delle tracce criticate perché, in molti casi, chiedono analisi su argomenti non trattati nei programmi scolastici e quindi difficilmente conosciuti dagli studenti. E dire che alla vigilia il ministro, Maria Chiara Carrozza, consigliava agli studenti di «stare tranquilli, rilassarsi, leggere tante volte le tracce […] l’importante è esprimere al meglio quello che si è fatto durante gli anni a scuola».

Domenico Cavazzino

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