ROMA – Il nuovo Decreto flussi, emanato giovedì 9 marzo dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri a Cutro, trascina ancora una volta il governo nell’occhio del ciclone. In particolare non convince la norma che cancella la protezione umanitaria speciale per i migranti. Tensione nella maggioranza, con Fratelli d’Italia e Forza Italia che si dicono pronte a riformulare il testo e la Lega che si è opposta a un’eventuale modifica.
Un’altra tragedia in mare
Arrivano numerose critiche anche dal centro sinistra, soprattutto dopo l’ennesima strage di migranti, avvenuta domenica 12 marzo. Un barcone con 47 persone a bordo, partito fra la notte di venerdì e la mattina di sabato, è naufragato a 100 miglia dalle coste libiche. 30 i dispersi e 17 le persone messe in salvo.
Le accuse dell’Ong Alarm Phone e della Guardia Costiera
A lanciare l’accusa contro il governo italiano per quest’ultimo disastro è stata in primo luogo l’Ong Alarm Phone, che ha tuonato: “L’Italia ha ritardato i soccorsi e ha lasciato morire i migranti”. Anche la Guardia Costiera non ha risparmiato le critiche, dichiarandosi “sola nelle operazioni di salvataggio”.
Le critiche della sinistra
Dall’opposizione forte attacco all’atteggiamento passivo del governo in questa situazione. La neo segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha definito l’ennesimo naufragio “una vergogna”, mentre l’ex presidente della Camera e attuale presidente del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle Roberto Fico si è espresso con toni polemici: “Il governo chiarisca cosa è successo”.
Ciriani (Fdi) è sicuro: “Accuse strumentali, salviamo vite ogni giorno”
Ma dalla maggioranza sono sicuri del loro operato. Lo è soprattutto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani (Fdi), che in un’intervista ha definito le accuse rivolte all’esecutivo “strumentali”. “Salviamo vite ogni giorno, è impossibile garantire la sicurezza di tutti”, ha aggiunto. E infine, ha parlato delle norme relative alla gestione dei migranti, affermando che la maggioranza “è aperta a possibili modifiche”.