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HomeCronaca Mafia a Ostia, confiscati beni per 18 milioni di euro riconducibili al clan Spada

Ostia, blitz della Finanza
Sequestrati al clan Spada
beni per 18 milioni di euro

Un tesoro frutto di estorsioni e spaccio

Virginia Raggi: "Fuori la mafia da Roma"

di Federico Marconi22 Aprile 2020
22 Aprile 2020

Il tesoro del clan Spada finisce sotto confisca: 18 milioni di euro, che rientreranno nella disponibilità dello Stato. Questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo il provvedimento emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino. E' l'epilogo di un'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, che è iniziata dopo le maxi-operazioni "Eclissi" e "Sub Urbe" che hanno decimato il gruppo criminale che spadroneggiava lungo il litorale romano, facendo finire prima in carcere e poi sotto processo decine di affiliati (Ufficio stampa Guardia di Finanza)

Duro colpo alle casse del clan Spada. Questa notte la Guardia di Finanza ha confiscato in maniera definitiva beni per 18 milioni di euro all’organizzazione criminale di Ostia.

Le indagini del Gico (il Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) delle Fiamme Gialle hanno ricostruito il patrimonio accumulato nel corso degli anni dai principali esponenti del clan, Carmine “Romoletto”, Ottavio, Armando, e Roberto Spada, oltre a Claudio Galatioto. I beni confiscati oggi, sottoposti a sequestro da ottobre 2018, sono stati accumulati – dicono gli inquirenti – attraverso estorsioni, usura e traffico di droga.

Un'immagine dell'operazione di confisca dei beni del clan Spada a Ostia

Un’immagine dell’operazione di confisca dei beni del clan Spada a Ostia (Ufficio Stampa Guardia di Finanza)

Nel provvedimento emesso dal tribunale di Roma sono presenti diciannove società, due ditte individuali, due immobili, tredici automezzi, conti bancari e postali, e sei associazioni sportive e culturali che operavano nella gestione di forni, sale slot, distributori di carburanti, palestre, scuole di danza, il commercio di autovetture, l’edilizia. Tra queste anche la “Femus Boxe”, società che gestiva la palestra dove, nel novembre 2017, è stato colpito con una testata il giornalista Rai Daniele Piervincenzi. Per quell’aggressione Roberto Spada è stato condannato per lesioni aggravate dal metodo mafioso.

“Fuori la mafia da Roma”, ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Un’immagine dell’operazione di confisca dei beni al clan Spada di Ostia Un’immagine dell’operazione di confisca dei beni del clan Spada a Ostia (Ufficio Stampa Guardia di Finanza)

La notizia arriva a 24 ore da una gambizzazione che gli investigatori collegano alla guerra per il controllo criminale di Ostia in corso da un paio di anni. Ieri infatti un parente della famiglia Spada è stato raggiunto da due colpi di pistola alle gambe mentre rientrava a casa. I responsabili potrebbero essere collegati al gruppo di Marco Esposito, detto “Barboncino”, attualmente in arresto: considerato uomo in rapporti con la camorra romana, Esposito era molto vicino anche a Fabrizio Piscitelli, ex capo ultras e trafficante di droga ucciso lo scorso agosto. “Diabolik” non solo vantava un credito di 40mila euro con “Barboncino”, ma aveva anche garantito per lui in un incontro del dicembre 2017 con Salvatore Casamonica, allora a capo del clan sinti di Roma Est, per pacificare i contrasti tra gruppi criminali nella città del litorale romano.

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