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Mafia Capitale, protesta M5S e Lista Marchini contro il Pd

di Emanuele Bianchi16 Giugno 2015
16 Giugno 2015

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«Ignazio Marino dimettiti, Nicola Zingaretti a casa. Onestà e dignità». Questi gli slogan più gettonati dalla folla indignata dopo l’ultima ondata di arresti legati all’inchiesta Mafia Capitale e che ha provocato l’autosospensione dei consiglieri eletti nella lista Civica Alfio Marchini «fino alle dimissioni del sindaco Ignazio Marino».

I manifestanti hanno accusato l’amministrazione regionale e comunale del Pd di aver “lavorato a braccetto” con Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. Sindacalisti, lavoratori e cittadini hanno urlato la propria rabbia al grido di «Marino dimettiti».

«Cos’altro deve capitare prima che il sindaco Marino capisca che sono stati due anni fallimentari in piena continuità con l’amministrazione Alemanno. I debiti aumentano – dice Alessandro Onorato capogruppo della lista Marchini presente alla manifestazione – le tasse aumentano e i servizi peggiorano per i cittadini romani. Noi chiediamo le dimissioni di Marino ma non è più solo una questione di onestà – conclude Onorato – è una questione di dignità e speranza da restituire ai romani inorriditi da quanto stiamo vedendo».
«La cricca ha aumentato il suo volume d’affari. Se Marino non se ne è accorto vuol dire che tante cose gli sono passate sotto il naso – ha detto il capogruppo del Movimento 5 stelle all’assemblea Capitolina Marcello de Vito -. L’assessore al bilancio Daniela Morgante e alle politiche sociali Rita Cutini che appartenevano alla sua giunta se ne sono andate sbattendo la porta denunciando gravi irregolarità. È la dimostrazione ha concluso De Vito – che Marino non è in grado di governare e di fatto è già commissariato».

Una protesta nella protesa di lavoratori e dei cittadini romani che sono si sono dati appuntamento in piazza del Campidoglio per urlare a squarciagola slogan contro l’amministrazione comunale. Ma ancora più straziante l’appello di alcuni madri che hanno raccontato dei giovani figli che vivono in periferia senza lavoro. Mafia Capitale oltre a lucrare su disabili, immigrati, manutenzione, servizi ai cittadini ha anche creato il business del primo stipendio, denunciano i manifestanti. Vero cappio al collo per migliaia di giovani senza lavoro. Una protesta colma di rabbia legata agli ultimi scandali del “Mondo di Mezzo” che in sintesi ha chiesto a gran voce l’azzeramento delle cariche comunali per indire nuove elezioni e «cacciare il marcio dalle poltrone che contano per restituire ai cittadini i servizi di cui c’è tanto bisogno».

Emanuele Bianchi

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