Il sindaco di Roma Ignazio Marino non molla e si appresta ad affrontare quella che ha definito “fase 2”, dopo lo scandalo che ha investito la Capitale.
Opere pubbliche, mobilità, piste ciclabili e rivalutazione del parco archeologico di Ostia, sono questi gli interventi annunciati dal primo cittadino ieri sera, alla festa dell’unità di Ostia.
“Adesso che abbiamo rimesso i conti in ordine e riportato la legalità, dobbiamo occuparci della qualità di vita delle persone”, ha detto Marino, che ha tracciato poi un bilancio dei primi due anni alla guida del Comune, senza risparmiare attacchi alla giunta precedente: “Un avviso di garanzia per associazione mafiosa ad un sindaco della Capitale è uno schiaffo in faccia per tutti – ha detto riferendosi a Gianni Alemanno – questa però è una città sana”.“Noi siamo persone perbene e ce la faremo”, ha poi continuato.
Durante i 40 minuti con Alfonso Sabella e Silvia Decina, incaricati dal numero uno del Campidoglio di guidare il municipio di Ostia dopo le dimissioni del presidente Andrea Tassone (agli arresti domiciliari per Mafia Capitale), Marino ha messo la politica da parte e ha tracciato le linee guida del programma sul futuro: “La Roma Lido – ha detto – è uno schifo, non è degna di una capitale europea”. Poi ha promesso un ponte cardine del quartiere nel 2016, rivalutando le piste ciclabili e la straordinaria ricchezza archeologica di “Ostia Antica”.
Neanche una parola sull’intervista di Matteo Renzi che ieri sul Messaggero aveva ribadito di non volersi intromettere nel lavoro del sindaco della Capitale.
Intanto in settimana arriverà la relazione del prefetto Gabrielli, considerato lo spartiacque dell’amministrazione Marino. “Quando si lavora con servitori dello stato come il procuratore Pignatone e il prefetto Gabrielli – ha chiuso – si possono dormire sonni tranquilli su cuscini morbidi.
Domenico Cappelleri