“Trovatemi 500 milioni di dollari”. Questa la richiesta che il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha avanzato all’Onu durante un discorso in diretta radiotelevisiva, scrive Telesur. Maduro richiede queste fondi per finanziare il programma Vuelta a la Patria (Ritorno in Patria). La misura è già in piedi da tempo e ha lo scopo di riportare a casa i venezuelani emigrati a causa della crisi economica.
Il governo aveva annunciato il piano già lo scorso aprile, e lo ha poi implementato all’inizio di settembre. Secondo il presidente del Paese caraibico, molti suoi connazionali avrebbero accettato false offerte provenienti da altri Paesi “da chi assicurava loro che avrebbero potuto fare affari, avere un lavoro fisso, una casa, istruzione e cure mediche”. Per esempio dal Perù, dove 5.000 venezuelani avrebbero richiesto alla loro ambasciata di aderire al programma di ritorno.
L’aiuto agli enti internazionali è stato rivolto dal presidente in particolare attraverso un appello al rappresentante dell’Onu in Venezuela ed ex vicepresidente del Guatemala, Eduardo Stein. Maduro lo richiede perché “abbiamo bisogno di una flotta di aerei. Non posso certo farli ritornare a piedi”. Secondo il governo bolivariano, finora 3.039 venezuelani hanno fatto ritorno a casa attraverso il programma Vuelta a la Patria.
Ma per riportare a casa tutti quelli che hanno lasciato il Paese, lo sforzo dovrà essere molto più forte. I venezuelani all’estero sono circa 2,3 milioni secondo l’Onu. Ciononostante Maduro ha detto a tutti loro, ancora nella diretta televisiva di ieri: “Benvenuti in una patria che ha resistito, che vi ama”.
Il programma Vuelta a la Patria fa parte di un aggressivo piano che Maduro ha messo in piedi per risolvere la grave crisi economica che ha colpito il Paese. E’ soprattutto sul Programa de Recuperación Economica (Programma di Recupero Economico) che il presidente boliviariano sta puntando. Secondo alcuni esperti, il programma ha lo scopo di ridurre l’iperinflazione.