ROMA – Il presidente francese Emanuel Macron apre all’invio di truppe occidentali in futuro in Ucraina e da subito si impegna per la fornitura “di missili e bombe di media e lunga gittata a Kiev”. È quanto emerso durante il vertice di Parigi con i leader dei Paesi alleati. “L’obiettivo da perseguire è evitare che la Russia vinca questa guerra”, ha dichiarato Macron, aggiungendo che “ad oggi non c’è un consenso per inviare in maniera ufficiale le truppe, ma in prospettiva nulla deve essere escluso”.
Immediata la replica del Cremlino. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che un conflitto militare diretto tra la Nato e la Russia sarebbe “inevitabile” se soldati di Paesi occidentali dovessero essere inviati in Ucraina. “In questo caso, non dobbiamo parlare di probabilità, ma di inevitabilità, ed è così che la valutiamo”, ha spiegato Peskov.
Stati Uniti contrari all’invio di truppe in Ucraina
Frena il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha detto all’Associated Press che “gli alleati stanno fornendo un sostegno senza precedenti all’Ucraina, ma non ci sono piani per inviare truppe da combattimento”. Dubbi anche dalla Casa Bianca. Un funzionario di Washington ha riferito alla Reuters che gli Stati Uniti non hanno intenzione di inviare truppe a combattere in Ucraina e che non ci sono nemmeno piani futuri per un’eventuale fornitura.
Zelensky: “Senza aiuti americani, la Russia vincerà”
Nel frattempo, crescono i timori del presidente ucraino Volodymir Zelensky. In un’intervista alla Cnn, il leader di Kiev ha sottolineato che “senza gli aiuti americani la Russia potrebbe vincere e milioni di ucraini moriranno”. Nella notte l’esercito russo ha lanciato una pioggia di droni e missili sulle regioni di Kharkiv, Sumy, Dnipropetrovsk, Khmelnytska, Kirovograd. Due anni dopo lo scoppio della guerra, la resistenza di Kiev, viste anche le divisioni dell’Occidente, sembra farsi sempre più complicata.