E’ tempo di una riorganizzazione strutturale per il Macro, il museo d’arte contemporanea di Roma che ha sede sia a Via Nizza che all’ex Mattatoio di Testaccio. Il Museo farà infatti da capogruppo nel nuovo polo dei musei civici dedicati al moderno e al contemporaneo. “Un grande passo avanti per l’arte contemporanea”, ha detto l’assessore alla cultura Giovanna Marinelli, che ha poi specificato che questo è “un percorso che dovrà proseguire per dare ancora più spazio al contemporaneo coordinando nel modo migliore tutte le istituzioni che fanno riferimento all’amministrazione. Siamo convinti infatti che questo contribuirà al rilancio del Macro, che nasce – voglio ricordarlo – con una forte vocazione di museo civico, capace di promuovere l’arte contemporanea di questa città e l’arte che questa città vuole raccontare”.
Si pensa quindi a una nuova struttura operativa all’interno della Sovraintendenza capitolina che mette insieme tre strutture museali: il Museo di Roma a Palazzo Braschi (dove si conservano antichità del settecento e dell’ottocento) e la Galleria d’Arte Moderna ( che colleziona opere del Novecento e delle scuole romane). Il Macro avrà quindi finalmente un direttore ufficiale, visto che il mandato di Alberta Campitelli è scaduto il 30 settembre scorso e non è stato più rinnovato, ma in comune con queste altre due realtà. In tempi di crisi si concentra dunque il potere in una nuova “Uo” (unità organizzativa) e il Campidoglio nei prossimi giorni pubblicherà un bando per titoli aperto all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale per ricercare il nuovo direttore. Per ora il nome più papabile è quello di Federica Pirani, storica dell’arte da anni responsabile mostre per il Campidoglio. E sembra inoltre che tantissimi funzionari e dirigenti di Stato vogliono partecipare attratti dai 3.500 euro netti di stipendio mensile.