“L’ANPI Nazionale ha deciso di accogliere l’appello del Sindaco di Macerata per senso di responsabilità e per sensibilità nei confronti della comunità cittadina. È stata una scelta sofferta, ma ponderata e libera”. L’Associazione Nazionale Partigiani D’Italia in una nota esprime il suo appoggio alla decisione del sindaco Pd Romano Carancini di impedire la manifestazione anti-fascista organizzata per domani. Ma lo fa con riserva.
“Altra cosa è il divieto di tutte le manifestazioni, che metterebbe di fatto sullo stesso piano quelle fasciste e quelle antifasciste. Per di più, vietare la manifestazione prevista a Macerata per domani che comunque sarà partecipata comporterebbe con ogni probabilità tensioni e incidenti. Proprio ciò che il Sindaco voleva evitare con il suo appello. L’ANPI nazionale invita le autorità competenti ad autorizzare la manifestazione di domani e contestualmente invita tutti coloro che vi parteciperanno a far sì che essa si svolga in modo assolutamente pacifico”.
Intanto quanto accaduto a Macerata continua a dividere la sinistra. “Non mi sento di parlare di terrorismo ma di un fatto di cronaca terribile causato dall’ideologia neonazista – ha detto Matteo Renzi in un’intervista pubblicata da Repubblica oggi-. Va perseguito il colpevole e combattuta una battaglia per sconfiggere questa cultura di morte”. Difende anche la decisione di Carancini di sospendere qualsiasi manifestazione in città: “Quando accadono fatti così gravi il compito di un sindaco è quello di abbassare i toni, nessuno rinuncia alla piazza antifascista, ma se viene fatta a Roma anziché a Macerata, con il consenso dell’Anpi, non ci vedo nulla di male”.
È di diversa opinione, invece, Pietro Grasso. “Sparare sulle persone è terrorismo puro”, ha detto ai microfoni di Radio Anch’io. E sulle manifestazioni in piazza ha aggiunto: “Cavalcare la paura non fa bene al Paese, bisogna fermare le tensioni sociali”.