Sono stati arrestati i due presunti aggressori che nella notte tra domenica e lunedì hanno malmenato Alberto Airola, il senatore del Movimento 5 Stelle aggredito in strada a Torino. L’assalto è avvenuto nel quartiere Aurora del capoluogo piemontese, mentre il senatore stava tornando a casa. Le indagini, condotte dagli agenti della Digos, hanno portato all’arresto di due dominicani: decisive per individuare i colpevoli le immagini di alcune telecamere di sicurezza presenti in zona che hanno ripreso tutta la sequenza dell’aggressione.
Nel filmato si vede il senatore grillino discutere animatamente con alcune persone. Ad un tratto la discussione degenera: Airola viene preso a pugni e finisce a terra. Secondo una prima ricostruzione, si è trattato di un tentativo di rapina finito male.
Le indagini condotte dal pm Manuela Pedrotta si sono subito concentrate sui frequentatori di un market aperto tutta la notte in corso Giulio Cesare, considerato un luogo piuttosto pericoloso, in quanto punto di ritrovo di numerosi pusher. Mentre tornava a casa dopo una cena con amici, l’esponente del M5s ha raccontato di esser passato davanti al market venendo insultato da due ubriachi. A quel punto Airola ha preso il suo cellulare per riprendere la scena, ma i due lo hanno aggredito cercando di rapinarlo. Nel corso della colluttazione, inoltre, Airola ha incassato un pugno che gli ha causato la rottura della mandibola. Nella giornata di ieri il senatore è stato operato all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino per ricomporre la mandibola fratturata. Per lui adesso la prognosi di guarigione è di trenta giorni.
A Torino l’episodio ha riacceso il dibattito sulla questione sicurezza. La zona in cui è avvenuta l’aggressione ad Airola è da tempo considerata una delle più pericolose della città amministrata da Chiara Appendino, tanto che in passato qualcuno aveva definito l’area di corso Giulio Cesare come la “terra di nessuno”.