Il costo d’affitto è troppo alto e il Circo Massimo troppo sporco. È questa l’ennesima critica che i grillini hanno rivolto al sindaco di Roma, Ignazio Marino. E così, in vista della convention #Italia5stelle, in programma dal 10 al 12 ottobre, i volontari e i parlamentari del movimento si sono armati di ramazze, guanti e buste della spazzatura e hanno ripulito l’antico circo romano in via dei Cerchi.
Di Battista chiama e i grillini rispondono. “Ci vediamo domani (domenica) alle 10 del mattino al Circo Massimo, lato via dei Cerchi, per ripulirlo un po’. Saranno contenti anche i turisti”. Con un post su Facebook il deputato Alessandro Di Battista aveva invitato tutti i cittadini ad unirsi ai militanti del movimento per ripulire la location del raduno. Un gesto simbolico, una semplice provocazione lanciata al sindaco Ignazio Marino che, secondo Di Battista non ha lasciato adeguatamente pulito il Circo Massimo. “Roma e i suoi luoghi storici – aveva scritto il deputato pentastellato – sono allo sbando. Ma non serve lamentarsi evidentemente. Serve un po’ di impegno”. E presenti alla “ramazzata” di ieri anche la deputata Roberta Lombardi (organizzatrice dell’evento), Luigi Di Maio e Paola Taverna. Ma ieri mattina alle critiche dei grillini ha risposto Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza in Assemblea capitolina, prendendo distanza dalle accuse. In una nota ha scritto:“Per loro stessa ammissione i cinquestelle questa mattina hanno trovato il Circo Massimo pulito, non per pulizie straordinarie, ma per un’ordinaria buona amministrazione. E così abbiamo visto onorevoli vicepresidenti della Camera, senatori e deputati costretti a raccogliere qualche cicca e spazzare le scalette a favore di telecamere e fotografi, non avendo trovato i rifiuti.” Dunque, i grillini che volevano sollevare un caso “hanno sollevato giusto un po’ di polvere – ha concluso Panecaldo – Ora ci aspettiamo che, dopo aver tentato di strumentalizzare uno dei monumenti più amati dai romani, si rimbocchino le maniche e inizino ad occuparsi di cose un po’ più serie”.
Grillo come i Rolling Stones. Ma la polemica non si è fermata soltanto ai problemi di pulizia dell’area in cui verranno montati palco e stand dedicati a #Italia5stelle. La deputata Lombardi in una intervista a Sky Tg24 ha, di fatto, voluto ricordare una differenza di trattamento se paragonata a quella ottenuta dai Rolling Stones (che pagarono 8mila euro). Soprattutto in termini di costi: “Per questa manifestazione politica pagheremo come occupazione di suolo pubblico 9mila e rotti euro. E’ la tassa applicata a tutte le forze politiche. Sarà una manifestazione assolutamente gratuita, mentre il concerto dei Rolling Stones è stato un evento commerciale”. Ma l’affitto del suolo pubblico non è l’unica tassa che i grillini hanno (o avrebbero) dovuto pagare. La polizza chiesta dal Campidoglio non è stata, infatti, ancora versata dal movimento per un semplice motivo: “nel Circo Massimo di antichità da tutelare non ve ne sono più – ha spiegato Roberta Lombardi – il sindaco di Roma, Ignazio Marino ci elenchi i beni monumentali da assicurare e ci dia il nome di un’assicurazione che lo faccia. E noi pagheremo ben volentieri”. Inoltre, secondo la parlamentare, i permessi sono arrivati tardi, e questo avrebbe prodotto un danno alla raccolta fondi. 500mila euro era il budget da raggiungere, secondo le previsioni del Movimento. Una bella differenza rispetto ai 150mila euro racimolati. Ma il vero terreno di scontro è un altro. In un articolo pubblicato dall’Huffington post, alcuni esponenti del movimento avrebbero dubbi sulla trasparenza dei finanziamenti che sono stati usati per la convention. Per il giornalista Pietro Salvatori i bonifici avrebbero avuto “un destinatario poco chiaro” e per il raggiungimento della cifra prevista (500mila euro) i grillini avrebbero fatto ricorso ai fondi raccolti per le Europee 2014 (denaro, in teoria, destinato ad operazioni benefiche). La risposta di Beppe Grillo sul suo blog, di sicuro, non tarderà ad arrivare.
Il programma di #italia5stelle non è ancora chiaro. Nei tre giorni di meeting si alterneranno molti ospiti (una bozza del programma è stata pubblicata dalla AdnKronos), per un totale di ventisette interventi in scaletta, ognuno dei quali avrà a disposizione solo un quarto d’ora. Venerdì l’ex comico, leader di Movimento, si prenderà tutta la scena; mentre sabato e domenica a tenere banco saranno i neo-eletti sindaci di Livorno e Baghera (Filippo Nogarin e Patrizio Cinque) e i volti noti del Movimento. Sul palco sarà presente anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ma non interverrà. “Non è importante chi c’è o non c’è sul palco – ha commentato il primo cittadino di Parma, pubblicando un post sui social – ma le idee che si esprimono e le relazioni che si creano. Non ho chiesto di salire, lascio come sempre le valutazioni a chi organizza, rimanendo a disposizione. Ci sarà il gazebo di Parma al nostro evento, e io sarò lì, tra la gente, come ho sempre fatto e come continuerò a fare”. Il motivo dell’esclusione di Pizzarotti sarebbe, forse, legato alle tensioni con Grillo e Casaleggio.
L’Italia stand. Oltre al palco, ad occupare il prato del Circo Massimo ci saranno anche 199 stand. Disposti a forma di stivale per formare il “villaggio-Italia”, in ogni gazebo saranno presenti gli eletti del M5S nelle Regioni e nei Comuni. Ma tra i banchetti ci sarà anche quello dei dissidenti. Il popolo del web e del blog di Beppe Grillo, l’ala più accusatoria del Movimento, quella che maggiormente critica i propri senatori e parlamentari di “frequentare solo il Palazzo e snobbare i territori”.
Flavia Testorio